mercoledì 28 settembre 2022




6 CARNI E SALUMI (2^ Edizione)

In queste 270 pagine ho raccolto oltre 150 schede di carni e salumi, modalità di scelta e tecniche per la loro di cucina, pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). 

Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Per cucinare in modo sublime ricette di carne e per servire taglieri di affettati da re, serve conoscere a fondo le materie prime. Spesso si trascura questo particolare, che invece è essenziale per la buona riuscita. Proprio le ricette più semplici, in cui le elaborazioni complesse non possono nascondere nulla, necessitano di ottimi prodotti di base. Non limitiamoci a ciò che ci offrono il nostro macellaio ed il nostro salumiere di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.


BRANCALEONE FOX TERRIER

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).

SALSA OLANDESE

100 gr burro chiarificato
4 tuorli uova
pepe bianco macinato
20 gr limoni il succo
sale
Fate il burro chiarificato: tagliate il burro e lasciatelo fondere a bagnomaria facendo attenzione a schiumarlo, una volta depurato della caseina potrete travasarlo. Intanto preparate la salsa, è molto importante la cottura che è a bagnomaria a secco, quindi l’acqua non dovrà toccare il pentolino e non dovrà mai raggiungere il bollore. Versate i tuorli nel pentolino e rompeteli con una frusta mescolate e aggiungete il succo di limone, poi aggiustate di sale, di pepe bianco, poi aggiungete il burro chiarificato a filo (se l’avete preparato in precedenza risulterà rappreso, quindi lasciatelo fondere qualche istante prima di versarlo) e continuate a battere. Noterete che la salsa inizierà a cambiare colore diventando più chiara, così come la sua consistenza. Occorrono circa 5 minuti di cottura a fuoco dolce, e mescolando sempre, per ottenere la salsa olandese.

11 SALSE (2^ Edizione)

 
Salse. In queste 120 pagine ho raccolto oltre 100 ricette di salse, criteri di classificazione e di abbinamento pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Esiste una teoria generale della derivazione delle salse. Da sole 5 salse madri derivano tutte le altre per piccole variazioni, aggiunte o sottrazioni. Le salse completano primi, secondi, contorni, pesce, carne, verdure, pasta, tutto. Impariamo insieme a fare le salse. Senza giungere agli eccessi di una cucina troppo salsamentaria come era d’uso nell’800, le salse completano e danno quel tocco in più di sapore che non guasta.


ACETO DI MIELE


L'Aceto di miele è un tipo di aceto che si ottiene per fermentazione acetica dell'idromele. Essendo l'idromele ritenuta la bevanda alcolica più antica, l'aceto di miele è probabilmente l'aceto più antico al mondo. L'aceto era in effetti conosciuto già dagli antichi Egizi, come prova una iscrizione presente su un vaso egizio, risalente all'8.000 a.C., adibito appunto al contenimento di aceto.
L'aceto di miele cadde in disuso dopo la scoperta della vite in quanto risultò economicamente molto più conveniente produrre aceto dal vino d'uva rispetto al miele.
L'aceto di miele ha un sapore acidulo, colore dorato e intenso profumo, è ricco di enzimi e sali minerali.
La preparazione dell'aceto di miele inizia facendo fermentare molto lentamente del miele diluito in acqua. Dosando opportunamente temperatura e aerazione si formano i batteri acetici, detti Acetobacter, che sono assai simili a quelli presenti nell'intestino umano. Questi batteri in presenza di aria ossidano l'etanolo contenuto nel liquido fermentato, trasformandolo in acido acetico
Tipicamente l'aceto di miele non viene pastorizzato, in questo modo gli enzimi ed i batteri rimangono vivi, conferendo a questo tipo di aceto una notevole digeribilità.
Uso in cucina
L'aceto di miele può essere utilizzato in cucina in vari modi:
come condimento di insalate e ortaggi;
per la conservazione di ortaggi;
per la preparazione di salse agrodolci;
per la preparazione di macedonie di frutta;
per insaporire arrosti, insalate di riso, pesce e formaggi;
per la preparazione di bevande dissetanti.

 13 CONDIMENTI (2^ Edizione)


Condimenti. In queste 120 pagine ho raccolto oltre 90 schede di prodotti, procedure e consigli di cucina pubblicate nel corso  degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO
(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/).
Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Utilizzati a caldo per cucinare o a freddo per completare, i condimenti sono essenziali in cucina. Incominciamo insieme a conoscerli meglio, ampliando il nostro ancora troppo ristretto orizzonte ed imparando con essi sapori preziosi fino ad ieri sconosciuti.



 12 CONSERVE (2^ Edizione)


Conserve. In queste 230 pagine ho raccolto circa 300 schede di ricette, prodotti e consigli di degustazione pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. La dispensa delle conserve deve essere sempre ben fornita. Molto meglio se sarete voi a produrre una parte di queste delizie. Confetture, marmellate, gelatine, sottolio, sottaceto, frutta essiccata, frutta candita, ecc. Nelle stagioni in cui certi prodotti non sono disponibili, la nostra dispensa dei sapori mostra il suo tesoro.



BIRRE 57: KRONENBOURG 1664


KRONENBOURG 1664 ha una lunga e ricca storia che nasce appunto nel 1664, quando Jérôme Hatt fonda la sua birreria nei pressi del centro storico di Strasburgo, in Alsazia, regione francese al confine con la Germania. Il nome attuale della birreria, Brasseries Kronenbourg, risale però al 1947 in onore del distretto di Strasburgo, dove lo stabilimento era stato trasferito nel 1850.
Dopo anni ricchi di successi, nel 1952 i mastri birrai di Brasseries Kronenbourg creano una birra Premium di qualità eccezionale, chiamata Kronenbourg 1664 per celebrare l'anno di fondazione. La passione per la qualità ed il legame con il territorio si riflettono nella scelta dei suoi ingredienti, in particolare dei luppoli. Le note aromatiche dello Strisselspalt, una varietà di luppolo originaria dell'Alsazia definito il "caviale dei luppoli", caratterizzano in maniera inconfondibile Kronenbourg 1664.
Grazie al suo gusto unico e alla sua bottiglia elegante, il successo in Francia fu immediato, diventando la birra premium lager francese. Dal 1959 inizia la distribuzione al di fuori dei confini francesi ed oggi Kronenbourg 1664 viene venduta in oltre 70 paesi. Nel maggio del 2008 Kronenbourg 1664 entra a far parte del gruppo Carlsberg, in seguito all'operazione di acquisizione di Scottish & Newcastle, ed oggi arricchisce anche il portafoglio prodotti di Carlsberg Italia.
ECCELLENZA FRANCESE NEL MONDO, VINCITRICE DI 2 MEDAGLIE D'ORO
La "Première bière française", Kronenbourg 1664, è l'unica premium beer internazionale al mondo ad aver vinto 2 medaglie d'oro consecutive, nel 2004 e nel 2005, all'International Brewing Awards.
Questo prestigioso riconoscimento è stato conferito per ben due volte a Kronenbourg 1664 per la sua ricetta unica: acqua pura proveniente dalle montagne dei Vosgi, l'esclusivo luppolo d'Alsazia, Strisselspalt, ed infine il malto "pale" che dona a Kronenbourg 1664 il suo caldo color oro.
Il suo delicato aroma floreale conferisce a Kronenbourg un piacere unico, equilibrato sapientemente dal delicato gusto dolce, che rivela note di susina Mirabella, albicocca secca, miele e pera.

20 BIRRA (2^ Edizione)

Birra. In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 schede di preparazioni, stili e prodotti, pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dopo l'acqua ed il the, fin dalla notte dei tempi, la birra è la bevanda più diffusa nel mondo. Pane liquido, così era chiamata poiché accanto al pane solido costituiva il principale alimento e gli ingredienti (acqua, cereali e lievito), anche se in proporzioni diverse, erano identici. Ampliamo la nostra conoscenza sulle birre e scopriremo sapori deliziosi ed inattesi. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro birraio di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.


31 MARZO

DRINK - Alcolico | Pre Dinner
Aperol (1/4)
Vermouth bianco (1/4)
Gin (2/4)
Bitter Campari (alcune gocce)
Versare l'Aperol, il Vermouth, il Gin (Beefeater) e le gocce di Bitter Campari nel mixing glass con abbondante ghiaccio. Mescolare delicatamente e servire in una coppetta Martini. Decorare con una strisciolina di buccia d'arancia, immersa nel bicchiere.
 
16 COCKTAIL (2^ Edizione)
 

Cocktail.In queste 340 pagine ho raccolto oltre 250 schede di prodotti, attrezzature e ricettepubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Mixology. Con questa parola si indica l'arte di mescolare con sapienza distillati, liquori, soft drink ed altro. Una preventiva conoscenza degli elementi che compongono un cocktail è la base del successo. Imparate a preparare quelli canonici riconosciuti dall'IBA e poi lanciatevi a prepararne dei nuovi. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro Barman di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.

BRANCALEONE FOX TERRIER
 

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).


DALLA TRADIZIONE AL MOLECOLARE

 




Tornano i corsi gourmand all'AISM di Savona
CORSO DI CUCINA DALLA TRADIZIONE AL MOLECOLARE
12 piatti per le vostre feste
 
Lunedì 30 Novembre, Lunedì 7 Dicembre e Lunedì 14 Dicembre 2015 dalle ore 15 alle pre 18 presso l'AISM di Savona in via B. Walter 5 r  Casa Bergese organizza un corso di cucina intitolato Il cenone delle feste dalla tradizione al molecolare progettato da Christian Stantero e da Nat Russo. Questi i piatti che saranno realizzati:
  1. Arie, Insalata di arance,  Involtini alla messinese, Linzer Torte
  2. Caviali, Frittata di cavolfiori e ricotta, Risotto crema di scampi, Bicchieri di marron e meringhe
  3. Spume,  Ravioli e salsa di lenticchie, Involtini di pesce e mele, Mandarini ripieni
1 incontro 10 euro, 3 incontri 25 euro. Informazioni & Iscrizioni entro sabato 14 Novembre 2015.
COLLANA HOMOLUDENS
5 SETTE 
ANNI DI CASA BERGESE


 

7 anni di Casa Bergese raccoglie in maniera sistematica la documentazione di tutte le manifestazioni organizzate dall’omonimo gruppo savonese di amanti della buona tavola pubblicata sul blog “Homo ludens” (https://nonmirompereitabu.blogspot.com/

Nino Bergese è stato il più grande chef italiano di tutti i tempi. Definito "il re dei cuochi il cuoco dei re" per la sua lunga attività al servizio delle case regnanti di tutta Europa è l'inventore della cucina italiana di gran classe. In suo onore esiste una Associazione culturale denominata Casa Bergese che organizza corsi, degustazioni, menù tematici.

BRANCALEONE FOX TERRIER

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini.
Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine.
Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra.
Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).


martedì 27 settembre 2022

ABBEY

Abbey
DRINK - Alcolico | After Dinner
Gin (1/2),
Succo di arancia (1/2),
Orange Bitter (alcune gocce)
Versare in uno shaker il Gin, il succo d'arancia e l'Orange Bitter. Agitare energicamente con del ghiaccio cristallino e filtrare in una coppetta cocktail. Per decorare, adagiare una ciliegina al maraschino nel bicchiere.
16 COCKTAIL (2^ Edizione)
 

Cocktail.In queste 340 pagine ho raccolto oltre 250 schede di prodotti, attrezzature e ricettepubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Mixology. Con questa parola si indica l'arte di mescolare con sapienza distillati, liquori, soft drink ed altro. Una preventiva conoscenza degli elementi che compongono un cocktail è la base del successo. Imparate a preparare quelli canonici riconosciuti dall'IBA e poi lanciatevi a prepararne dei nuovi. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro Barman di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.

BRANCALEONE FOX TERRIER
 

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).


BIRRE 56: RAFFO



La Raffo è una birra lager italiana prodotta dal 1919 al 1987 nella birreria omonima di Taranto. Nel 1961 il marchio è stato ceduto al gruppo Peroni che, a sua volta, appartiene all'azienda sudafricana SABMille
La birra Raffo è per antonomasia "la birra dei tarantini". La sua storia cominciò nel 1919, quando Vitantonio Raffo inaugurò lo stabilimento di produzione a Taranto. La gestione familiare si protrasse fino al 1961, quando il marchio fu ceduto al gruppo Peroni, che ne conservò anche la ricetta, lo stabilimento e le maestranze. Negli anni settanta ne furono prodotti circa 48.000 ettolitri, grazie alla sua diffusione anche in Basilicata, Lazio e Campania oltre che in Puglia, regione che annovera da sempre il maggior numero di estimatori.
Nel 1987 il gruppo Peroni decise di chiudere lo stabilimento di Taranto e di trasferire la produzione a Bari, ponendo fine ad un importante capitolo di storia industriale della città, ma nonostante ciò continua ad essere la birra di Taranto e la più bevuta della città dei due mari.
Nel 2008, in seguito al risultato del sondaggio "Sono Tarantino, quindi decido IO", organizzato dal Gruppo Peroni, venne deciso un rinnovamento grafico dell'etichetta della birra, che ora prevede come novità la presenza del logo di Taras, simbolo della città di Taranto, al di sotto della scritta "Raffo" e l'introduzione dei colori rosso e blu che dividono l'etichetta creando un effetto sole e mare.

20 BIRRA (2^ Edizione)

Birra. In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 schede di preparazioni, stili e prodotti, pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dopo l'acqua ed il the, fin dalla notte dei tempi, la birra è la bevanda più diffusa nel mondo. Pane liquido, così era chiamata poiché accanto al pane solido costituiva il principale alimento e gli ingredienti (acqua, cereali e lievito), anche se in proporzioni diverse, erano identici. Ampliamo la nostra conoscenza sulle birre e scopriremo sapori deliziosi ed inattesi. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro birraio di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.


VINI 124: DELIA NIVOLELLI


La Delia Nivolelli è un vino a Denominazione di Origine Controllata (DOC) riservata a vini prodotti nella Provincia di Trapani e precisamente in alcune zone dei comuni di: Mazara del Vallo; Marsala; Petrosino; Salemi.
I vini ammessi alla DOC sono i seguenti:
Delia Nivolelli Chardonnay
Delia Nivolelli Damaschino
Delia Nivolelli Grecanico
Delia Nivolelli Grillo
Delia Nivolelli Inzolia
Delia Nivolelli Müller Thurgau
Delia Nivolelli Sauvignon
Delia Nivolelli Nero d'Avola
Delia Nivolelli Merlot
Delia Nivolelli Pignatello o Perricone
Delia Nivolelli Sangiovese
Delia Nivolelli Syrah
Delia Nivolelli bianco
Delia Nivolelli rosso
Delia Nivolelli spumante
Delia Nivolelli Novello
Delia Nivolelli rosso novello
Delia Nivolelli Nero d'Avola novello
Delia Nivolelli Merlot novello
Delia Nivolelli Pignatello o Perricone novello
Delia Nivolelli Sangiovese novello
Delia Nivolelli Syrah novello
I vini della DOC Delia Nivolelli possono essere prodotti esclusivamente su terreni di medio impasto
È consentita solo la coltura specializzata con densità non inferiore a 2500 ceppi/ettaro per i vecchi impianti e non inferiore a 3000 ceppi/ettaro per i nuovi. Sono ammesse solo le forme di allevamento a contro spalliera o ad alberello. È vietata l'irrigazione. (È ammessa solo quella di soccorso).
La vinificazione e l'invecchiamento devono essere effettuate di norma all'interno della zona di produzione.
La menzione "riserva" può essere attribuita ai vini rossi della DOC qualora siano stati sottoposti a maturazione ed affinamento per almeno 24 mesi (a decorrere dal 1º gennaio successivo all'anno di produzione delle uve).
La menzione "novello" può essere attribuita a qualsiasi vino rosso della DOC, purché vinificato ed imbottigliato in conformità alla normativa specifica vigente.

15 VINO (2^ Edizione)
Vino. In queste 250 pagine ho raccolto oltre 220 schede di criteri di vinificazione, abbinamento e prodotti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Sin dall'antichità i frutti della vite sono diventati vino. Da allora migliaia di vitigni hanno avuto vita e decine di migliaia di vini sono stati creati. Per il nostro piacere. Impariamo insieme a conoscerne i principali, a degustarli, a scegliere quelli che sono i nostri vini di elezione. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro vinai di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.


FARINA DI SEGALE


La segale (Secale cereale L., 1753), nota anche come segala, è un cereale diffuso nelle zone temperate.
Esiste la segale invernale e la segale estiva. Nell'Europa centrale viene coltivata quasi esclusivamente la segale invernale, che può sfruttare meglio l'umidità invernale e resiste meglio a un'eventuale siccità primaverile, dando un raccolto migliore. La segale estiva viene coltivata solo in regioni con pericolo di gelate tardive e in posizioni montuose esposte. Viene seminata in settembre/ottobre e raccolta in autunno. La segale si adatta meglio del grano ai climi asciutti e ventilati.
Storia
È uno dei cereali classici dell'antichità. Si suppone che la sua origine risalga a 2000 - 3000 anni fa nei campi di grano dell'Asia minore dove cresceva inizialmente come erbaccia e dove era diffusa in coltivazioni miste.
Utilizzo
La segale viene usata soprattutto in Europa centrale e orientale e in Scandinavia per produrre il pane (si veda pane di segale).
In Germania la segale viene impiegata soprattutto come mangime nel nutrimento degli animali e come cereale per pane. Qui nel 2004 si sono raccolte 3,9 milioni di tonnellate di segale su una superficie totale di 635.000 ettari. Da queste si sono prodotte 706.000 tonnellate di farina di segale per la produzione di pane. Dal 2004/05 la segale viene tuttavia coltivata anche come elemento fondamentale per la produzione di bioetanolo. La segale viene utilizzata anche per produrre alcool. Per esempio i tipi migliori di vodka vengono prodotti con la segale. Il famoso "Kornbrand" bevuto spesso in Germania del nord è perlopiù un prodotto della segale.
Proprietà di cottura
Le proprietà di cottura della farina di segale sono sostanzialmente diverse da quelle della farina di grano. Questo dipende principalmente dal fatto che nella pasta di segale le molecole di glutine (una proteina collosa) non possono costruire alcuna struttura collante per il trattenimento dei gas a causa della presenza di pentosani (sostanze viscose). Queste sostanze viscose svolgono nella segale la stessa funzione del glutine nel grano. Sono importanti per legare e mantenere l'acqua durante la preparazione della pasta e nel processo di cottura. I prodotti da forno a base di segale si distinguono - contrariamente ai prodotti da forno a base di grano - per la pasta più scura, dura e aromatica. Il pane di segale è costituito principalmente da amido gelificato; la sua mollìca è più fitta e contiene meno pori, pertanto è meno aerata rispetto al pane di frumento. Spesso si producono con la farina di segale quindi pane multicereali e pane integrale. In anni di raccolti umidi spesso sussiste il rischio della maturazione precoce dei chicchi sullo stelo. Durante tale processo vengono prodotte le amilasi, enzimi che distruggono l'amido. Tuttavia, per ottenere comunque prodotti vendibili sul mercato, le paste di farina di segale devono venire acidificate, cioè devono essere sottoposte ad un'aggiunta di pasta acida.

 12 CONSERVE (2^ Edizione)


Conserve. In queste 230 pagine ho raccolto circa 300 schede di ricette, prodotti e consigli di degustazione pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. La dispensa delle conserve deve essere sempre ben fornita. Molto meglio se sarete voi a produrre una parte di queste delizie. Confetture, marmellate, gelatine, sottolio, sottaceto, frutta essiccata, frutta candita, ecc. Nelle stagioni in cui certi prodotti non sono disponibili, la nostra dispensa dei sapori mostra il suo tesoro.