martedì 11 ottobre 2022

BIRRE 70: FYFE


Fyfe Brewing Company è un birrificio scozzese situato a Kirkcaldy, nel Fife. È stato fondato nel 1995 dai coniugi Nick e Gillie Bromfield.
Birre
Rope of Sand - bitter, 3,7% vol
Fyfe Fyre - premium bitter, 4,8% vol
JPS - pilsener, 5,0% vol
Weiss Squad - Kristallweizen, 4,5% vol
Greengo - light bitter, 3,8% vol

20 BIRRA
(2^ Edizione)

Birra. In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 schede di preparazioni, stili e prodotti, pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dopo l'acqua ed il the, fin dalla notte dei tempi, la birra è la bevanda più diffusa nel mondo. Pane liquido, così era chiamata poiché accanto al pane solido costituiva il principale alimento e gli ingredienti (acqua, cereali e lievito), anche se in proporzioni diverse, erano identici. Ampliamo la nostra conoscenza sulle birre e scopriremo sapori deliziosi ed inattesi. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro birraio di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.


VINI 138: LAMEZIA ROSSO

Il Lamezia rosso è un vino DOC la cui produzione è consentita nella provincia di Catanzaro.
Caratteristiche organolettiche
colore: cerasuolo più o meno intenso, tendente al rubino carico con l'invecchiamento
odore: gradevole, delicatamente vinoso, talvolta fruttato
sapore: asciutto, di giusto corpo, armonico, talvolta morbido


15 VINO (2^ Edizione)


VILLEROY


50 g di burro
50 g di farina
1 bicchiere di latte
2 tuorli d’uovo
1/2 fetta di prosciutto cotto
1 cucchiaio di formaggio grattugiato
noce moscata, 
sale, 
pepe
Lasciate fondere il burro in una casseruola, amalgamatevi la farina e diluite il composto con il latte tiepido versato a filo. Cuocete per quindici minuti a calore moderato mescolando, a fine cottura insaporite con un pizzico di noce moscata. Ritirate dal fuoco, aggiungete il formaggio grattugiato, i due tuorli e il prosciutto tritato.

11 SALSE (2^ Edizione)

 
Salse. In queste 120 pagine ho raccolto oltre 100 ricette di salse, criteri di classificazione e di abbinamento pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Esiste una teoria generale della derivazione delle salse. Da sole 5 salse madri derivano tutte le altre per piccole variazioni, aggiunte o sottrazioni. Le salse completano primi, secondi, contorni, pesce, carne, verdure, pasta, tutto. Impariamo insieme a fare le salse. Senza giungere agli eccessi di una cucina troppo salsamentaria come era d’uso nell’800, le salse completano e danno quel tocco in più di sapore che non guasta.


 

AGLIO DI PROCENO


La preparazione del terreno prima della semina viene effettuata con un'aratura a media profondità e con successivi interventi di ammutinamento del terreno con erpice a dischi e con la fresa. Al momento della semina il terreno viene livellato, affinato e liberato da erbe infestanti in modo da garantire le migliori condizioni per lo sviluppo delle piantine. La semina viene effettuata nel periodo Novembre-Febbraio e viene eseguita a mano: vengono scelti i bulbilli migliori e più grandi da inserire nel terreno con l'apice rivolto verso l'alto. Le concimazioni sono ammesse solo in fase di semina e il controllo delle piante infestanti avviene solo con interventi manuali di sarchiatura e zappettatura. Per garantire caratteristiche qualitative ottimali dell'aglio prodotto viene eseguita nella seconda metà del mese di maggio la starlatura cioè l'eliminazione manuale dello scapo fiorale meglio conosciuto come tarlo. Il tarlo verrà poi conservato in agro-dolce o sott'olio e ha un gusto meno deciso dell'aglio ma possiede le stesse proprietà farmacologiche e alimentari. La raccolta che viene nei mesi di giugno-luglio è eseguita a mano. Alla raccolta segue l’essiccazione che dura circa 2 mesi, in luoghi ben ventilati. Le piante di aglio vengono legate prima a mazzi poi a treccia e così vengono conservati in luoghi asciutti.
L'aglio rosso di Proceno è un ortaggio molto apprezzato dai suoi consumatori e destinato al consumo fresco. E' coltivato all'interno del comune omonimo ed in una ristretta area del comune di Acquapendente. La diffusione e le caratteristiche qualitative che rendono peculiare il prodotto dipendono dalla tipologia dei terreni fortemente argillosi situati a 400-500 metri di altitudine, in un ambiente quindi collinare caratterizzato da un clima mite di tipo temperato-sublitoraneo. L'aglio rosso di Proceno si presenta con una testa (bulbo) di medie dimensioni e con spicchi (bulbilli) corti e tozzi ricoperti da una tunica dal caratteristico colore rosso. Si conserva naturalmente molto più a lungo delle altre varietà. E' caratterizzato da un profumo molto intenso e persistente, da un sapore forte e gradevole e vanta una buona digeribilità.

10 ORTAGGI (2^ Edizione)

 

Ortaggi. In queste 360 pagine ho raccolto oltre 250 schede di prodotti, metodi di lavorazione e tecniche di cucina pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO
(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/).
Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Ortaggi, che spettacolo vedere i banchi dei prodotti dell'orto traboccare di colori in ogni stagione. Ed i sapori? In cucina lo spettacolo visivo si muta in spettacolo aromatico. Senza giungere agli eccessi di una dieta vegetariana sbilanciata, gli ortaggi sono salute... e risparmio. In ogni stagione la verdura sta sulla nostra tavola. Ma una conoscenza più approfondita ci fa scoprire che ogni tipo di ortaggio ha molte varianti. Si deve conoscerle e, se è il caso, acquistarle. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro ortolano di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.


AGRUMI DEL GARGANO

  
Sulla costa adriatica non ci sono agrumi, con un’unica eccezione: il Gargano. Non si tratta di un esperimento bizzarro, ma di un esempio importante di agricoltura storica, risultato di intelligenti scelte agronomiche in perfetta armonia con la vocazione, il clima e il terreno di questa felice nicchia ambientale. Gli agrumeti del Gargano rappresentano l’identità culturale di interi paesi. Rodi è ancora il paese dei limoni, Vico e Ischitella sono ancora i paesi delle arance. Gli agrumi qui maturano tutto l’anno: a Natale ci sono le Durette, ad aprile-maggio le arance Bionde (che si possono mangiare fresche fino a settembre). Il melangolo è un’arancia di pezzatura medio-piccola, ha un colore rosso intenso e lucente, buccia sottilissima, polpa croccante e succo modesto ma tendente al dolce (agrodolce).
Il Biondo del Gargano matura tra aprile e maggio, conservandosi dolce e succoso sull’albero fino a settembre. La Duretta del Gargano matura a Natale, è praticamente priva di semi e ha una polpa dura e croccante: il Femminello del Gargano è la varietà di limone più antica d’Italia e si trova in tre tipologie. Con gli agrumi del Gargano i produttori del Presidio preparano ottime marmellate, canditi e limoncelli.
Un tempo erano esportati in tutto il mondo: arance, limoni e melangoli, avvolti nelle veline colorate delle società agrumarie, viaggiavano per i mari nelle stive delle navi dirette negli Stati Uniti e in Inghilterra. Nel 1870, su un terreno accidentato e difficile, si estendevano 804 ettari coltivati a frutteto che producevano circa 150 mila quintali l’anno di agrumi. Poi è iniziata la crisi e l’economia agricola della penisola garganica è crollata. I “giardini”, così sono chiamati i terreni coltivati a frutta sul Gargano, costituiscono ancora oggi un paesaggio agrario unico: sono realizzati quasi sempre nei pressi di case padronali e sono protetti dai venti e dalla salsedine con muriccioli a secco o barriere di canne, di leccio e alloro. Il Presidio ha promosso la nascita del Consorzio per la valorizzazione e la tutela degli agrumi del Gargano. Ora gli agrumi sono venduti in tutta Italia ed è iniziata la produzione di un’interessante gamma di trasformati.
Gli agrumeti del Gargano si estendono su un’area di circa 800-1000 ettari circoscritti nei territori di Vico del Gargano, Ischitella e Rodi. Protette da lecci e da allori, queste piante secolari “co’ fiori eterni il frutto dura e mentre spunta l’un, l’altro matura”, costituiscono ancora oggi un paesaggio storico unico, permeato di profumi e genuinità. Grazie alla tenacia dei “giardinieri” veri e propri architetti della natura, questa felice nicchia ambientale, ha suscitato interessi istituzionali ed associativi volti al suo recupero produttivo, commerciale e paesaggistico. Tappa fondamentale di questo percorso è stata la costituzione nel Gennaio 2001, del Consorzio di Tutela “Gargano Agrumi” che con il sostegno dell’ Ente Parco Nazionale Del Gargano ha ottenuto il riconoscimento del marchio IGP per gli agrumi Garganici, importante attestato di elevata qualità del prodotto.
La tenacia, l’amore e la costanza dei giardinieri consorziati, per la cura degli agrumeti attraverso pratiche agricole tramandate nei secoli, divengono garanzia assoluta della qualità, genuinità e tipicità degli agrumi del Gargano, che non devono competere con i prodotti dell’agricoltura industriale, standardizzati e spesso transgenici. L’indicazione protetta IGP è riservata a particolari specie di arance e limoni prodotti esclusivamente nell’area del promontorio denominata “Oasi agrumaria del Gargano”. I frutti maturano completamente sulla pianta e vengono destinati al consumo e alla trasformazione rispettando le condizioni e i requisiti previsti nel disciplinare di attribuzione del marchio.


9 FRUTTA (2^ Edizione)
 

In queste 230 pagine ho raccolto oltre 120 schede di prodotti, metodi di lavorazione e tecniche di cucina pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO

(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). 

Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. In ogni stagione la frutta sta sulla nostra tavola. Quante virtù ci stanno nella frutta? Tantissime, facciamone allora tesoro. Ma una conoscenza più approfondita rende il nostro tesoro ancora più ricco ed appetibile. Ogni tipo di frutto ha molte varianti, occorre conoscerle e, se è il caso, acquistarle. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro fruttivendolo di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.




POMERIGGIO DOLCE

  

IL POMERIGGIO DOLCE DI CASA BERGESE
Nuovo Appuntamento enogastronomico al Sottotorchio di Albissola Mare
Tanti tipi di the coi pasticcini, show cooking, degustazioni e brindisi tra rituali british e viennesi
Venerdì 14 Novembre 2014 dalle 16 alle 18 il laboratorio Sottotorchio di Jacopo Fanciulli in Via Forzano 20 ad Albissola Marina (SV) apre le porte a Casa Bergese per la manifestazione enogastronomica Pomeriggio Dolce, ideata dal cronista del gusto Nat Russo, un appuntamento davvero speciale per chi ama i dolci, il the ed i vini da dessert.
La lezione di the sarà tenuta da Giovanna Albezzano e Luca Simion di Clipper, un celebre santuario savonese per gli appassionati delle mistiche foglie d’oriente. Saranno presentati, preparati e degustati the verdi aromatizzati alla vaniglia, the neri Darjeeling ed una ricercata specialità stagionale delle festività: il Christmas the aromatizzato ai chiodi di garofano, cardamomo e rhum.
In parallelo lo show cooking delle pasticcere Anna Profetto ed Antonietta Traverso, della affermatissima pasticceria savonese Le Due Oche, che prepareranno brutti ma buoni, baci di dama e cuori di nocciola. Le degustazioni si concluderanno con una introduzione ai vini da dessert e brindisi guidati dal sommelier Jacopo Fanciulli.
Amicizia, convivialità, tanto da imparare e da gustare: doggy bag d’obbligo anche per i ghiottoni.
Il limitato numero di posti rende la prenotazione telefonica consigliabile (3335279276).

5 SETTE ANNI DI CASA BERGESE


 

7 anni di Casa Bergese raccoglie in maniera sistematica la documentazione di tutte le manifestazioni organizzate dall’omonimo gruppo savonese di amanti della buona tavola pubblicata sul blog “Homo ludens” (https://nonmirompereitabu.blogspot.com/

Nino Bergese è stato il più grande chef italiano di tutti i tempi. Definito "il re dei cuochi il cuoco dei re" per la sua lunga attività al servizio delle case regnanti di tutta Europa è l'inventore della cucina italiana di gran classe. In suo onore esiste una Associazione culturale denominata Casa Bergese che organizza corsi, degustazioni, menù tematici.

BRANCALEONE FOX TERRIER

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini.
Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine.
Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra.
Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).


 

lunedì 10 ottobre 2022

MELA VALTELLINA

frutta
L’Indicazione Geografica Protetta (IGP) "Mela di Valtellina" è riservata ai frutti provenienti dai meleti coltivati nella provincia di Sondrio e costituiti attualmente dalle seguenti varietà:
Red Delicious, Golden Delicious, Gala.
Caratteristiche del prodotto
La Mela della Valtellina si contraddistingue per colore e sapore particolarmente accentuati, polpa compatta e alta conservabilità. Tali caratteristiche qualitative sono dovute alla stretta combinazione esistente tra i fattori pedoclimatici (altitudine, latitudine, intensità luminosa) e la professionalità degli operatori che, grazie alle loro capacità e al rispetto dell’ambiente, contribuiscono a conferire alle mele della Valtellina caratteristiche uniche e inimitabili.
Un po' di storia
L’origine della melicoltura valtellinese risale all’epoca medievale quando la valle, soleggiata e particolarmente fertile, era già descritta ricca di alberi da frutto, come si scopre nella "Guida Antica della Valtellina", datata 1616. Nei "Ragionamenti d’Agricoltura" (1752), primo manuale pratico di tecnica agronomica, lo studioso Pietro Ligari illustra alcune tecniche colturali per l’allevamento e la gestione dei fruttiferi. I meli erano inizialmente coltivati negli orti adiacenti alle case, poiché destinati all’autoconsumo; ma già nel 1777 si emettevano ordinanze per regolare la commercializzazione dei frutti nei mercati rionali e cittadini.
Modalità di produzione
Le pratiche colturali ammesse per la Mela di Valtellina sono quelle tradizionalmente in uso nel territorio, finalizzate a esaltare la naturale vocazione pedoclimatica della zona.
Per favorire coltivazioni rispettose dell’ambiente e della salute dell’uomo, laddove possibile, si utilizzano tecniche e metodi a basso impatto ambientale, come la produzione integrata e l’agricoltura biologica. Al termine del processo di raccolta, si procede alla calibrazione per colore e al confezionamento a mano.
Caratteristiche organolettiche
Le mele Red delicious sono di colore rosso brillante, con superficie liscia e priva di untuosità. Hanno la caratteristica suddivisione in cinque lobi e un diametro minimo di 65 millimetri. La polpa è bianco crema, fine, succosa, dolce, decisamente aromatica e poco acidula.
Le mele Golden delicious hanno superficie di colore giallo intenso, talvolta sfumata di rosa nella parte esposta al sole.
Presentano un diametro minimo di 65 millimetri.
La polpa è giallina, fine e soda, croccante, succosa e gradevolmente aromatica.
Le mele Gala hanno superficie di colore rossastro e diametro minimo di 65 millimetri.
La polpa è bianca, croccante e molto succosa, dolce e quasi per nulla acidula.
Come si consuma
Sempre più come fuori pasto o merenda, oltre che a fine pasto.
Area di produzione
Le Mele della Valtellina sono prodotte esclusivamente in Valtellina, nel territorio compreso tra i Comuni di Ardenno e Grosio, in provincia di Sondrio.


9 FRUTTA (2^ Edizione)
 

In queste 230 pagine ho raccolto oltre 120 schede di prodotti, metodi di lavorazione e tecniche di cucina pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO

(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). 

Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. In ogni stagione la frutta sta sulla nostra tavola. Quante virtù ci stanno nella frutta? Tantissime, facciamone allora tesoro. Ma una conoscenza più approfondita rende il nostro tesoro ancora più ricco ed appetibile. Ogni tipo di frutto ha molte varianti, occorre conoscerle e, se è il caso, acquistarle. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro fruttivendolo di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.





Patata salamina



Patata salamina

Alla patata Salamina coltivata da decenni nel territorio del comune di Calice al Cornoviglio, si attribuiscono le caratteristiche del prodotto alla particolarità del terreno su cui cresce. Nel tempo la produzione di questa varietà è diminuita e sostituita da altri tipi di coltivazione più redditizie, anche se alcuni agricoltori si stanno organizzando per incrementarne nuovamente la diffusione, contribuendo così al mantenimento di un'antica tradizione locale. Il nome salamina deriva dalla forma che ricorda vagamente quella di un salame di piccole dimensioni. Zona di produzione: Calice al Cornoviglio (La Spezia) 171 Tubero dalla forma leggermente allungata e dimensioni regolari, dall'aspetto ruvido e di calibro medio-piccolo. Di pasta chiara, liscia e vellutata, è molto tenera al taglio.

18 PAT LIGURI (2^ Edizione)

 

In queste 448 pagine sono raccolte oltre 500 schede di prodotti e ricette. PAT, prodotti agroalimentarei tradizionali.  E' questo il marchio con cui l'Italia tutela e valorizza i prodotti tipici. Regione per regione viene stilato un elenco di prodotti e preparazioni da salvaguardare. Si tratta di migliaia di elementi che fanno del nostro paese quello con la più alta biodiversità alimentare del mondo. In questo volume si analizzano i PAT liguri.

10 ORTAGGI (2^ Edizione)


 

Ortaggi. In queste 360 pagine ho raccolto oltre 250 schede di prodotti, metodi di lavorazione e tecniche di cucina pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO
(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/).
Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Ortaggi, che spettacolo vedere i banchi dei prodotti dell'orto traboccare di colori in ogni stagione. Ed i sapori? In cucina lo spettacolo visivo si muta in spettacolo aromatico. Senza giungere agli eccessi di una dieta vegetariana sbilanciata, gli ortaggi sono salute... e risparmio. In ogni stagione la verdura sta sulla nostra tavola. Ma una conoscenza più approfondita ci fa scoprire che ogni tipo di ortaggio ha molte varianti. Si deve conoscerle e, se è il caso, acquistarle. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro ortolano di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.





BORDOLESE


2 dl di vino rosso, meglio se Bordeaux rosso,
100 g di midollo di bue,
30 g di burro a temperatura ambiente,
1 scalogno, 1 cucchiaio di succo di limone,
2 ciuffi di prezzemolo, 1 rametto di timo, 1 foglia di alloro,
2 dl di salsa spagnola o 1 bicchiere d’acqua e 1 dado di carne,
sale e pepe.
Mettere sul fuoco un tegame con il burro, unire lo scalogno tritato e lasciarlo sudare per 2’. Aggiungere il midollo di bue, la foglia d’alloro, il timo e il sale. Sfumare con il vino rosso e lasciare ridurre la parte liquida della metà, a fuoco medio. Passare il tutto attraverso un colino a maglia fine. Rimettere sul fuoco, unire la salsa spagnola (o il bicchiere d’acqua calda e il dado). Aggiungere il prezzemolo tritato e lasciare ancora ridurre la salsa. Unire il succo di limone e spegnere. Aggiustare di pepe e, se necessario, di sale.
La salsa bordolese prende il nome daBordeaux, capoluogo del dipartimento della Gironda e della regione dell’Aquitania. È particolarmente indicata per accompagnare piatti a base di carni ai ferri e talvolta, con pesci alla griglia.
 
11 SALSE (2^ Edizione)

 
Salse. In queste 120 pagine ho raccolto oltre 100 ricette di salse, criteri di classificazione e di abbinamento pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Esiste una teoria generale della derivazione delle salse. Da sole 5 salse madri derivano tutte le altre per piccole variazioni, aggiunte o sottrazioni. Le salse completano primi, secondi, contorni, pesce, carne, verdure, pasta, tutto. Impariamo insieme a fare le salse. Senza giungere agli eccessi di una cucina troppo salsamentaria come era d’uso nell’800, le salse completano e danno quel tocco in più di sapore che non guasta.





 

VINI 137: LAGO DI CORBARA

Il Lago di Corbara è un vino DOC la cui produzione è consentita nella provincia di Terni.
Caratteristiche organolettiche
colore: rosso rubino, tendente al granato con l'invecchiamento
odore: vinoso, gradevole
sapore: sapido, armonico, a volte austero
Cenni storici
L'istituzione nel 1998 della DOC "Lago di Corbara" è stato l'esplicito riconoscimento della qualità dei vini rossi prodotti dai viticoltori della zona che circonda il lago. Le cantine che si sono riunite nel Consorzio di tutela del Lago di Corbara sono cinque: Barberani, Decugnano dei Barbi, Falesco, Salviano e Tenuta di Corbara.


15 VINO (2^ Edizione)
Vino. In queste 250 pagine ho raccolto oltre 220 schede di criteri di vinificazione, abbinamento e prodotti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Sin dall'antichità i frutti della vite sono diventati vino. Da allora migliaia di vitigni hanno avuto vita e decine di migliaia di vini sono stati creati. Per il nostro piacere. Impariamo insieme a conoscerne i principali, a degustarli, a scegliere quelli che sono i nostri vini di elezione. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro vinai di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.

BIRRE 69: ICHNUSA


L'Ichnusa è una birra originariamente prodotta in Sardegna, che prende il proprio nome da un'antica denominazione di origine greca dell'isola.
Il primo stabilimento di Birra Ichnusa è fondato a Cagliari nel 1912 da Amsicora Capra. La seconda guerra mondiale porta all’arresto temporaneo della produzione, che riprende con vigore nel periodo post bellico.
Nel 1963 è progettata la costruzione di un nuovo stabilimento ad Assemini (CA), in una zona particolarmente ricca di falde acquifere alle porte di Cagliari. Nel 1967, Birra Ichnusa si sposta definitivamente ad Assemini, attuale sede produttiva.
In quell’anno è prodotta la prima cotta di birra nel nuovo stabilimento, il primo in Italia a installare serbatoi di fermentazione verticali cilindrico/conici.
All’inizio degli anni ottanta la capacità produttiva raggiunge i 400.000 ettolitri l’anno e nel 1986 lo stabilimento, che risulta tra i più efficienti in Italia, occupa circa 85 persone e produce 580.000 ettolitri di birra l’anno. Durante alcuni periodi, lo stabilimento ha aperto le proprie porte ai visitatori.
Dal 1986 Birra Ichnusa fa parte del gruppo Heineken. Oggi la produzione ha luogo presso lo stabilimento di Assemini (CA) per quanto riguarda le confezioni in bottiglia, e a Pollein (AO) in Valle d'Aosta per le lattine.
Caratteristiche di Birra Ichnusa e varietà
Birra Ichnusa è una birra di tipo lager con gradazione alcolica di 4,7%. Il tenue aroma di luppolo le conferisce il caratteristico gusto leggermente amaro. Da notare, tra i suoi ingredienti, la presenza di mais. In occasione del 90º anniversario (2002) è iniziata la produzione della versione Ichnusa Speciale, con una gradazione alcolica di 5,6% e l'aggiunta, rispetto alla versione tradizionale, di una speciale selezione di luppoli. Dal marzo 2011 Birra Ichnusa ha rinnovato la propria immagine con una nuova bottiglia e una nuova etichetta, che hanno sostituito le precedenti dopo più di dieci anni. Nel 2012, in occasione del centenario di Birra Ichnusa, è nata Ichnusa Cruda, birra lager con gradazione alcolica 4,9%, caratterizzata dal procedimento della microfiltratura (dunque non pastorizzata). Il sapore è più intenso rispetto a quello della versione classica, e leggermente più amarognolo.
Edizioni speciali, ricorrenze storiche
In occasione dell’Ichnusa Live Fest (7 agosto 2010), viene prodotta un’edizione speciale di bottiglia dedicata all'evento.
Nel corso del 2012, durante la celebrazione del centenario, propone una riedizione di 4 storiche etichette e una versione celebrativa da 75 cl, restyling della bottiglia protagonista dello spot del centenario caratterizzata dalla etichetta blu e dal tradizionale “tappo meccanico”, l’edizione limitata è numerata sul retro etichetta.
Il 20 aprile 2012 l'azienda celebra il proprio centenario con uno spot del regista Alessandro D'Alatri, “un film d’altri tempi” che racconta la sua storia, trasmesso sulle reti nazionali e locali sarde, nella fascia oraria di massimo ascolto, a chiusura delle edizioni serali dei telegiornali.
Eventi e iniziative
Dal 2008, l'azienda organizza annualmente Mondo Ichnusa, un festival musicale che ospita band italiane e sarde. La manifestazione, gratuita, per cinque anni è stata ospitata sul lungomare del Poetto, a Cagliari e a Quartu Sant'Elena. Nel 2013, per la prima volta, la manifestazione si svolge a Marina di Torre Grande (Oristano). In occasione dei festival del 2012 e 2013, sono prodotte due lattine celebrative.
Dal 2008 organizza, assieme a Nikon il Concorso Fotografico Birra Ichnusa, dedicato ai valori e alle bellezze della terra sarda rivolto a fotografi residenti in Sardegna o di origini sarde.
Nel maggio 2013, prima edizione di “Ichnusa Music Contest”, concorso musicale realizzato in partnership con Rock TV con la partecipazione delle band emergenti sarde.


20 BIRRA
(2^ Edizione)

Birra. In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 schede di preparazioni, stili e prodotti, pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dopo l'acqua ed il the, fin dalla notte dei tempi, la birra è la bevanda più diffusa nel mondo. Pane liquido, così era chiamata poiché accanto al pane solido costituiva il principale alimento e gli ingredienti (acqua, cereali e lievito), anche se in proporzioni diverse, erano identici. Ampliamo la nostra conoscenza sulle birre e scopriremo sapori deliziosi ed inattesi. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro birraio di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.