venerdì 16 settembre 2022

FARINA DI GRANO SARACENO

Secondo alcuni autori, il grano saraceno non è propriamente un cereale. Tale discriminazione nasce dal diverso inquadramento botanico rispetto ai cereali propriamente detti (come il frumento, l'orzo, la segale, il riso ecc.). Infatti, mentre questi ultimi appartengono alla Famiglia delle Polygonaceae (o Graminacee che dir si voglia), il grano saraceno è un membro della famiglia Fagopyrum. Ad ogni modo, dal momento che le caratteristiche nutrizionali e gli impieghi industriali sono sovrapponibili a quelli dei cereali propriamente detti, gli stessi Autori classificano il grano saraceno nel gruppo degli pseudocereali; gruppo a cui appartengono anche l'amaranto e la quinoa. La nomenclatura binomiale del grano saraceno è Fagopyrum esculentum. Dal punto di vista botanico, la pianta non ha nulla a che fare col frumento (grano propriamente detto - Triticum aestivum) ed il suo nome (anche sinonimo di grano nero) si riferisce ad alcuni passati episodi di contraffazione alimentare. In tali circostanze, la farina di grano saraceno (più economica) veniva addizionata a quella del frumento per alleggerire i costi. I semi di grano saraceno sono piuttosto differenti rispetto a quelli dei cereali più comuni. Come mostrato nell'immagine, si tratta di acheni dalla forma piramidale, spesso pigmentati in tonalità più scure. La pianta è originaria della Siberia meridionale e della Manciuria; da questi luoghi si diffuse prima in Cina, poi (in base alle varie correnti di pensiero) in Turchia (e da qui in Grecia) o in Russia centrale (ed in seguito in Europa settentrionale); giunse solo più tardi in Europa centrale. In Italia, la coltivazione ed il consumo sono diffusi prevalentemente nelle regioni settentrionali (province di Bolzano e Sondrio). Il grano saraceno viene coltivato come foraggio animale o per l'alimentazione umana. Essendo privo di glutine, è idoneo alla nutrizione del celiaco e viene utilizzato prevalentemente come alternativa ai classici cereali contenenti glutine. Intero, il seme si presta alla formulazione di primi piatti (brodosi o asciutti), mentre sottoforma di farina viene destinato al confezionamento di porridge, pasta alimentare, crespelle, biscotti o analoghi del pane non lievitati naturalmente (piuttosto, mediante lievito chimico). Iniziamo col specificare che, pur essendo privo di glutine, il grano saraceno si contraddistingue per l'elevato potenziale allergizzante; in pazienti sensibilizzati, l'ingestione dei semi o della farina può indurre reazioni allergiche anche severe quali l'anafilassi. La farina di grano saraceno reperibile in commercio proviene fondamentalmente da agricoltura biologica, in quanto si tratta di un prodotto abbastanza popolare nei regimi alimentari naturisti ed alternativi (ad es. la cucina macrobiotica); non a caso, il prezzo al dettaglio della farina di grano saraceno si aggira intorno ai 4,50 €/kg. La farina di grano saraceno ha un apporto energetico simile a quello delle farine ricavate dai cereali tradizionali. Vanta un contenuto di carboidrati complessi molto elevato, seguito da una concentrazione discreta (ma non eccezionale) di proteine. Il valore biologico dei peptidi è medio, anche se il contenuto dell'amminoacido limitante "lisina" pare superiore rispetto alla farina di grano comune. I lipidi sono pressoché insignificanti, ma contengono una ripartizione degli acidi grassi a dir poco notevole, grazie alla ricchezza in polinsaturi. La farina di grano saraceno si ricava dalla macinatura dei semi privi di rivestimenti tegumentari. L'apporto di fibre è addirittura inferiore a quello della farina 00 ricavata dal frumento tradizionale. In merito alle vitamine, il grano saraceno contiene soprattutto tiamina (vit. B1), niacina (vit. PP) e α-tocoferolo (vit. E). Per quel che concerne i sali minerali, si evincono discrete quantità di potassio e zinco, mentre l'apporto di ferro è notevole (malgrado la scarsa biodisponibilità). E' anche opportuno specificare che nella farina di grano saraceno permane un buona dose di rutina, un antiossidante di tipo flavonoico, presente in tutta la pianta, che possiede caratteristiche antiaggreganti oltre che antitrombotiche. Per di più, pare che la molecola D-chiro-inositolo in essa contenuta abbia dei potenziali effetti positivi sul metabolismo dei soggetti affetti da diabete mellito tipo 2 e/o ovaio policistico. La farina di grano saraceno contiene anche una proteina ipoteticamente utile nella lotta all'ipercolesterolemia, ma la sua efficacia deve essere ancora confermata in ambito sperimentale.

 12 CONSERVE (2^ Edizione)


Conserve. In queste 230 pagine ho raccolto circa 300 schede di ricette, prodotti e consigli di degustazione pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. La dispensa delle conserve deve essere sempre ben fornita. Molto meglio se sarete voi a produrre una parte di queste delizie. Confetture, marmellate, gelatine, sottolio, sottaceto, frutta essiccata, frutta candita, ecc. Nelle stagioni in cui certi prodotti non sono disponibili, la nostra dispensa dei sapori mostra il suo tesoro.


BRANCALEONE FOX TERRIER
“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).

BIRRE 46: THERESIANER


Birra Theresianer è una birra italiana, prodotta dalla Theresianer - Antica Birreria di Trieste con sede a Nervesa della Battaglia (Treviso). Fa parte del gruppo Hausbrandt. Le radici della birra, risalgono al 1766 quando a Trieste, sotto l'impero austro-ungarico di Maria Teresa d'Austria si stabilirono molti austriaci con le loro usanze tra cui la birra, nasce la prima birreria della città.
Le birre
Premium Lager, birra a bassa fermentazione, colore giallo paglierino, 12 gradi Plato, alcol 4,8% vol
Premium Pils, birra a bassa fermentazione, colore giallo paglierino, 12 gradi Plato, 5% vol
Vienna, birra a bassa fermentazione, colore ambrato rossiccio, 14 gradi Plato, 5,3% vol
Strong Ale, birra ad alta fermentazione, colore rosso ambrato, 18,5 gradi Plato, 8,5% vol
Pale Ale, birra ad alta fermentazione, colore dorato, 16 gradi Plato, 6,5% vol
Wit, birra di frumento ad alta fermentazione, colore giallo paglierino, 12,5 gradi Plato, 5,1% vol
Bock, birra a bassa fermentazione, colore ambrato Intenso, 16 gradi Plato, 6,5% vol
Birra d’Inverno, birra ad alta fermentazione, colore ambrato carico, 18,5 gradi Plato, 8,5% vol

20 BIRRA (2^ Edizione)

Birra. In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 schede di preparazioni, stili e prodotti, pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dopo l'acqua ed il the, fin dalla notte dei tempi, la birra è la bevanda più diffusa nel mondo. Pane liquido, così era chiamata poiché accanto al pane solido costituiva il principale alimento e gli ingredienti (acqua, cereali e lievito), anche se in proporzioni diverse, erano identici. Ampliamo la nostra conoscenza sulle birre e scopriremo sapori deliziosi ed inattesi. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro birraio di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.

BRANCALEONE FOX TERRIER
“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).

I Solar Foods




Ma quando andremo su Marte, la merendina ce la dovremo portare da casa? Per rispondere a questa domanda, che immagino assilli tutte le casalinghe di Voghera di umbertoechiana memoria, oggi il vostro cronista del gusto si dovrà spingere oltre la soglia dell’innovazione alimentare a cui gradualmente, in questo 2020, vi ha abituato. La risposta è “no, la merendina ce la fabbricheremo in loco” con la stessa tecnica che stiamo già usando sulla Terra. Si tratta dei Solar Foods prodotti e commercializzati dalla finlandese Solein, frutto di una ricerca del Technical Research Center of Finland e della Lappeenranta University of Technology. Sono cibi proteici fatti con sole, acqua, anidride carbonica ed elettricità. Proteine vegane al 100%, cruelty free e sostenibili, prodotte con l’elettrolisi ed i bioreattori, polveri bianche simili alla farina 00, composte per il 50% da proteine, per il 5-10% da grassi e un 20-25% da carboidrati. Il primo grande merito dei Solar Foods è quello che l’impatto ambientale è 100 volte inferiore a quello dei prodotti a base di carne, poiché non vi è nessuna emissione di CO2, che anzi viene impiegata per la loro produzione, ed è necessario un bassissimo consumo di acqua: per 1 kg di Solar Foods bastano 10 litri di acqua, 1000 volte di meno di quelli necessari per produrre 1 kg di carne di manzo. Ma come si produce un cibo solare? L’energia solare, catturata dai pannelli fotovoltaici, genera l’elettricità per l’elettrolisi dell’acqua. L’idrogeno così ottenuto serve ad attivare, all’interno di un bioreattore, un processo di fermentazione, come se fosse un lievito, che però non si nutre di zuccheri, ma usa la CO2 come fonte di carbonio. La sostanza ottenuta al termine della fermentazione viene estratta, essiccata e macinata. Si tratta quindi di un cibo per produrre il quale non occorrono terreni o speciali condizioni metereologiche, ma solo sole, acqua ed anidride carbonica, che ci sono ovunque, anche su Marte.Ma al di là del futuro spaziale a cosa possono servire oggi i Solar Foods? Sono una delle strategie per combattere la fame nel mondo. Secondo le stime della FAO, nel 2050 il nostro pianeta ospiterà circa 10 miliardi di persone, un dato che aumenterà il fabbisogno alimentare del 70%. Di conseguenza, ci sarà un bisogno di cibi proteici l’80% in più di quello attualmente richiesto dalla popolazione mondiale. Mangiare una o due fettine di manzo alla settimana, equivale a consumare 120.237 litri di acqua e produrre 207 kg di CO2 all’anno. Un dispendio idrico equiparabile all’acqua che berremmo il 165 anni, e un rilascio di anidride carbonica pari a quello generato da un’auto, per percorrere 253 km. Secondo l’ultima analisi dell’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, l’allevamento intensivo è nel mondo una delle cause principali di inquinamento atmosferico. La “torta dell’inquinamento” dell’aria è composta infatti per il 38% dal riscaldamento domestico, per il 32% dai veicoli, per un 15% dalle industrie e per il restante 15% dagli allevamenti e dalla produzione agricola. Occorre una risposta: i “cibi solari” non sono la soluzione al problema, né possono fungere da invito ad abbandonare le abitudini alimentari tradizionali per nuove polveri che nascono dall’energia solare. Ma se già ci inducono a riflettere sul cibo che consumiamo abitualmente e a non escludere a priori che la tecnologia possa aiutarci a trovare nuovi metodi di produzione alimentare, hanno compiuto metà della loro missione.

6 ALLA RICERCA DEL BUON GUSTO

Alla ricerca del buon gusto raccoglie in maniera sistematica le recensioni pubblicate sul mensile savonese Il Letimbro nella rubrica Dalla parte del gusto e poi apparse nel blog  HOMO LUDENS https://nonmirompereitabu.blogspot.com/ 

giovedì 15 settembre 2022

BIRRE 45: FAXE


Faxe è un marchio di birra danese. La gamma comprende diverse tipologie ma la più nota è sicuramente la Faxe Premium, una lager chiara di malto e luppolo a bassa gradazione alcolica (5%). Questa birra è particolarmente celebre per essere venduta al pubblico anche in lattine da un litro.
Il birrificio fu fondato nel 1901 nella città di Faxe, da cui prese il nome (Fakse Dampbryggeri), da Nikoline and Conrad Nielsen. All fine degli anni venti l'azienda, rinominata FAXE Bryggeri, si dedicava alla produzione della birra e di bevande analcoliche che distribuiva soprattutto nelle regioni danesi della Selandia e dell'Hovedstaden. Col passare del tempo crebbe la popolarità della birra prodotta dalla fabbrica e si rese necessaria la perforazione di un pozzo profondo 80 metri per garantire l'approvvigionamento d'acqua necessario alla produzione. Nel secondo dopoguerra l'azienda crebbe costantemente e i suoi prodotti raggiunsero un mercato sempre più ampio.
Nel 1989 la FAXE Bryggeri si fuse con la Jyske Bryggerier dando vita al secondo più importante birrificio danese, conosciuto col nome di Royal Unibrew.
Attualmente la birra Faxe è venduta in 16 paesi differenti.
Prodotti
Faxe Premium, lager, 5% vol.
Faxe 10%, 10% vol.
Faxe Strong, 8% vol.
Faxe Royal Strong, 8,4% vol.
Faxe Amber, 5% vol., lager scura.
Faxe Royal Export, 5,6% vol.
Faxe Red, 5% vol., birra rossa aromatizzata.
Faxe Festbook, 7,7% vol.
Faxe Free, analcolica.


20 BIRRA 
(2^ Edizione)

Birra. In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 schede di preparazioni, stili e prodotti, pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dopo l'acqua ed il the, fin dalla notte dei tempi, la birra è la bevanda più diffusa nel mondo. Pane liquido, così era chiamata poiché accanto al pane solido costituiva il principale alimento e gli ingredienti (acqua, cereali e lievito), anche se in proporzioni diverse, erano identici. Ampliamo la nostra conoscenza sulle birre e scopriremo sapori deliziosi ed inattesi. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro birraio di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.

BRANCALEONE FOX TERRIER
“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).




VINI 112: SALAPARUTA CATARATTO

 


Il Salaparuta è una DOC istituita con decreto del 08/02/06 pubblicato sulla gazzetta ufficiale 20/02/06 n 42 la cui produzione è consentita solo da uve provenienti da vigneti ubicati in terreni vocati alla qualità all'interno dei confini territoriali del comune di Salaparuta (TP).

I vini della DOC

Salaparuta rosso

Salaparuta rosso riserva

Salaparuta bianco

Salaparuta Inzolia

Salaparuta Grillo

Salaparuta Chardonnay

Salaparuta Catarratto

Salaparuta Nero d'Avola

Salaparuta Nero d'Avola riserva

Salaparuta Merlot

Salaparuta Merlot riserva

Salaparuta Cabernet Sauvignon

Salaparuta Cabernet Sauvignon riserva

Salaparuta Syrah

Salaparuta Syrah riserva

Salaparuta novello

Vitigni ammessi

La denominazione di origine controllata "Salaparuta" è riservata ai vini rossi e bianchi ottenuti da uve provenienti da vigneti aventi nell'ambito aziendale, rispettivamente per le varie tipologie, la seguente composizione ampelografica:

Salaparuta Catarratto:

Catarratto minimo: 85%

colore: giallo paglierino più o meno intenso

odore: caratteristico, fine

sapore: armonico, pieno, intenso

titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12%

acidità totale minima: 4,5 g/l

estratto non riduttore minimo: 18,0 g/l

Salaparuta Nero d'Avola:

Nero d'Avola minimo: 85%

colore: rosso intenso

odore: delicato, caratteristico, fruttato

sapore: corposo, armonico, speziato

titolo alcolometrico volumico totale minimo: 13%

acidità totale minima: 4,5 g/l

estratto non riduttore minimo: 25,0 g/l

Salaparuta Chardonnay:

Chardonnay minimo: 85%

colore: giallo più o meno intenso

odore: intenso, caratteristico

sapore: gradevole, fruttato

titolo alcolometrico volumico totale minimo: 13%

acidità totale minima: 4,5 g/l

estratto non riduttore minimo: 19,0 g/l

Salaparuta bianco:

Catarratto minimo: 60%

colore: giallo paglierino più o meno intenso

odore: fine, elegante

sapore: delicato, tipico

titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12%

acidità totale minima: 4,5 g/l

estratto non riduttore minimo: 17,0 g/l

Salaparuta rosso:

Nero d'Avola minimo: 65%

colore: rosso intenso

odore: gradevole, fine

sapore: armonico, strutturato

titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,5%

acidità totale minima: 4,5 g/l

estratto non riduttore minimo: 19,0 g/l

Salaparuta novello:

Nero d'Avola: minimo 50%

Merlot minimo 20%

colore: rosso rubino

odore: intenso, fruttato, caratteristico

sapore: sapido, morbido

titolo alcolometrico volumico minimo: 11,5%

acidità totale minima: 4,5 g/l

estratto non riduttore minimo: 18,0 g/l

Tecniche di produzione

I nuovi impianti ed i reimpianti dovranno essere allevati ad alberello o a controspalliera ed avere una densità di 4.000 ceppi/ettaro per i vitigni a bacca rossa e di 3500 ceppi/ettaro per quelli a bacca gialla.

È vietata ogni pratica di forzatura, ma consentita l'irrigazione di soccorso.

Tutte le operazioni di vinificazione debbono essere effettuate nella zona DOC.

Abbinamenti consigliati

Vini a bacca bianca: ideale per tutti i piatti di pesce, e per accompagnare il pescato fresco.

Vini a bacca rossa: eccellente con arrosti di carni e formaggi stagionati.

15 VINO (2^ Edizione)


BRANCALEONE FOX TERRIER
“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).

FARINA DI ENKIR

In natura esistono differenti "famiglie" del cereale triticum monococcum nate spontanee e l'enkir è una selezione di alcune di queste: una "popolazione di semi" che negli ultimi due decenni si è adattata naturalmente al nostro territorio mantenendo la propria biodiversità. Per chi spera che nella diversità si possa trovare un prodotto autentico e migliore.
La farina di Enkir, contiene poco glutine ma possiede un alto contenuto proteico, in media il 18% (con punte fino al 24%) ed un elevata quantità di carotenoidi che hanno importanti ruoli nelle funzioni cellulari e che sono efficienti antiossidanti infatti la farina è di colore giallo naturale. Essendo un cereale molto gustoso esalta tutto il suo sapore nelle preparazioni semplici.

 12 CONSERVE (2^ Edizione)


Conserve. In queste 230 pagine ho raccolto circa 300 schede di ricette, prodotti e consigli di degustazione pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. La dispensa delle conserve deve essere sempre ben fornita. Molto meglio se sarete voi a produrre una parte di queste delizie. Confetture, marmellate, gelatine, sottolio, sottaceto, frutta essiccata, frutta candita, ecc. Nelle stagioni in cui certi prodotti non sono disponibili, la nostra dispensa dei sapori mostra il suo tesoro.

BRANCALEONE FOX TERRIER
“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).

SALSA CHAUD-FROID


40 gr di burro
30 gr di farina
15 cl di panna liquida
1 tavoletta di gelatina istantanea (dose per 25 cl)
100 cl di brodo di carne chiarificato
Fate sciogliere la tavoletta di gelatina in 25 cl di brodo freddo, quindi mettete sul fuoco e fate bollire per pochi minuti. Lasciate raffreddare a temperatura ambiente rigirando ogni tanto. Fate sciogliere il burro in una casseruola, unite la farina e mescolate con cura. Togliete dal fuoco e aggiungete, poco per volta, il restante brodo freddo, mescolando energicamente con una spatola di legno. Rimettete la casseruola sul fuoco e lasciate cuocere per 30 minuti circa, dando ogni tanto un giro di spatola. Abbassate la fiamma al minimo e unite la gelatina mescolando energicamente; unite anche la panna e, sempre mescolando energicamente, portate a ebollizione, quindi spegnete il fuoco. Lasciate raffreddare mescolando spesso, per evitare che si formi una pellicola in superficie.

11 SALSE (2^ Edizione)

 
Salse. In queste 120 pagine ho raccolto oltre 100 ricette di salse, criteri di classificazione e di abbinamento pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Esiste una teoria generale della derivazione delle salse. Da sole 5 salse madri derivano tutte le altre per piccole variazioni, aggiunte o sottrazioni. Le salse completano primi, secondi, contorni, pesce, carne, verdure, pasta, tutto. Impariamo insieme a fare le salse. Senza giungere agli eccessi di una cucina troppo salsamentaria come era d’uso nell’800, le salse completano e danno quel tocco in più di sapore che non guasta.

BRANCALEONE FOX TERRIER
 

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).

OLIO DI VAL DI MAZARA


Olio Extra Vergine di Oliva prodotto esclusivamente con olive raccolte e frante nel suo territorio siciliano di origine, di prevalente varietà Biancolilla, Nocellara del Belice e Cerasuola. Le sue caratteristiche peculiari sono tali da meritarsi il riconoscimento della Denominazione d’Origine Protetta D.O.P. della CEE.

Il profumo intenso, il sapore vellutato, insieme alle note di pomodoro verde, rendono quest’olio particolarmente adatto per condire a crudo pesce e contorni di verdura.

 13 CONDIMENTI (2^ Edizione)


Condimenti. In queste 120 pagine ho raccolto oltre 90 schede di prodotti, procedure e consigli di cucina pubblicate nel corso  degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Utilizzati a caldo per cucinare o a freddo per completare, i condimenti sono essenziali in cucina. Incominciamo insieme a conoscerli meglio, ampliando il nostro ancora troppo ristretto orizzonte ed imparando con essi sapori preziosi fino ad ieri sconosciuti.

BRANCALEONE FOX TERRIER

 

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).