giovedì 8 maggio 2025

CENA BERBERA



5 SETTE 
ANNI DI CASA BERGESE


 

7 anni di Casa Bergese raccoglie in maniera sistematica la documentazione di tutte le manifestazioni organizzate dall’omonimo gruppo savonese di amanti della buona tavola pubblicata sul blog “Homo ludens” (https://nonmirompereitabu.blogspot.com/). Nino Bergese è stato il più grande chef italiano di tutti i tempi. Definito "il re dei cuochi il cuoco dei re" per la sua lunga attività al servizio delle case regnanti di tutta Europa è l'inventore della cucina italiana di gran classe. In suo onore esiste una Associazione culturale denominata Casa Bergese che organizza corsi, degustazioni, menù tematici. 

mercoledì 7 maggio 2025

CENA PERUVIANA


peruviana


 
 IL PERÙ: UN PAESE BIODIVERSO
Se una volta si diceva “vale un Perù” per via della sua ricchezza in oro, oggi possiamo ripeterlo per la ricchezza dei suoi prodotti e per la sua biodiversità alimentare. Il Perù è uno dei 12 paesi del mondo che possiedono il maggior indice di biodiversità.
La Cordigliera delle Ande che lo attraversa e la sua vicinanza con l'equatore, permettono l'esistenza di una serie di microclimi diversissimi: dalle zone dei ghiacciai alle selve tropicali. 84 delle 104 zone climatiche del pianeta sono presenti, condizioni adatte per la coltivazione di frutta e verdura durante tutto l'anno.
La fredda corrente di Humboldt, che scorre nell'Oceano Pacifico di fronte alla sua costa, permette l'esistenza di una grande varietà di pesci e di frutti di mare, che fanno di lui uno dei principali mercati di pesce al mondo per qualità, varietà e quantità. Pensate che in Perù sono presenti circa 2000 (duemila) specie di pesci, sia marini che di fiume; in particolare è il primo luogo al mondo per la quantità e la varietà di pesci di fiume.
L'immensa varietà degli ingredienti (sia nativi, che importati) che esiste nelle terre peruviane ha permesso l'evoluzione di una delle cucine più diversificate del mondo.
Al giorno d'oggi convivono, senza opporsi, forti tradizioni regionali e una moderna e continua reinvenzione dei piatti che permette l’utilizzo di molti ingredienti di origine ancestrale. Si pensi alla patata. L'antenata di tutte le varietà di patate del mondo è di origine peruviana. Attualmente si coltivano 4.000 (quattromila) varietà di patate in Perù. Il Centro Mondiale di investigazioni e conservazione genetica della patata (CIP) ha la sua sede a Lima. Se passiamo al camote (in Italia nota come patata americana o patata dolce), scopriamo che sono presenti 2.016 varietà al mondo; in Perù viene prodotto il 65% del totale mondiale.
Il peperoncino, pianta originaria del Messico e del Perù, fu diffusa in tutto il mondo principalmente dai navigatori spagnoli e portoghesi, per il suo alto valore vitaminico che proteggeva dallo scorbuto. Al giorno d'oggi alcune delle sue varietà, come l'ají amarillo o peperoncino giallo e il rocoto si coltivano quasi unicamente in Perù.
Passiamo al pomodoro. Le ricerche più recenti sembrano indicare che l'origine del pomodoro fu nell'attuale territorio dell'Ecuador; ma una pianta di coltivazione parallela vide la luce in Messico (da dove ebbe il nome) e in Perù.
La fruttiera peruviana che portiamo in tavola è immensa. 650 specie di piante da frutta sono originarie di questo territorio. Altre, come il platano (frutto simile alla banana ma coi semi), furono introdotte dall'Africa e dall'Asia.
Il frutto più buono pare sia la chirimoya, dalla buccia verde, con una polpa bianca sugosa, di aroma peculiare e sapore dolce. Fernando Cabieses Molina, esperto nutrizionista, noto studioso della alimentazione e storico della medicina dell'antico Perù, dichiara: "È una frutta regina e non necessita di essere gustata accompagnata da altri cibi, né di essere camuffata per trionfare in qualunque tavola... Chi la prova non smetterà di mangiarla." Chissà quando potremo mangiarla.
Simile a lei è la lùcuma, che grazie ad un sapore e un aroma molto intensi è componente di numerosi dolci e gelati. L’achiote, seme di colore rossiccio si usa invece per dare sapore e colore alle pietanze.
Si contano 35 ecotipi differenti di mais, che da qui partono per le preparazioni delle tavole del mondo intero.
Ma non crediate che queste coltivazioni ancestrali appartengano al passato e giacciano nel dimenticatoio, anzi. Segnaliamo la loro crescente popolarità ed un uso addirittura avanguardista (ad es. il nutrimento degli astronauti): il tarwi (una sorta di lupino) è una leguminosa con un altissimo contenuto proteico, la quinoa, la kañiwa e la kiwicha.
Similmente si possono incontrare nel Perù prodotti commestibili nativi della selva, che funzionano come ricostituenti e medicinali naturali: il saùco , il camu camu (contenente alti livelli di vitamina C) o il yacón (raccomandato per i diabetici).
Preparate i bagagli, si parte per Lima, prima fermata Machu Picchu.

5 SETTE ANNI DI CASA BERGESE


 

7 anni di Casa Bergese raccoglie in maniera sistematica la documentazione di tutte le manifestazioni organizzate dall’omonimo gruppo savonese di amanti della buona tavola pubblicata sul blog “Homo ludens” (https://nonmirompereitabu.blogspot.com/

Nino Bergese è stato il più grande chef italiano di tutti i tempi. Definito "il re dei cuochi il cuoco dei re" per la sua lunga attività al servizio delle case regnanti di tutta Europa è l'inventore della cucina italiana di gran classe. In suo onore esiste una Associazione culturale denominata Casa Bergese che organizza corsi, degustazioni, menù tematici.

6 ALLA RICERCA DEL BUON GUSTO


Alla ricerca del buon gusto raccoglie in maniera sistematica le recensioni pubblicate sul mensile savonese Il Letimbro nella rubrica Dalla parte del gusto e poi apparse nel blog  HOMO LUDENS https://nonmirompereitabu.blogspot.com/

7 LUOGHI PROIBITI LUOGHI INCANTATI

 
Luoghi proibiti Luoghi incantati raccoglie in maniera sistematica le suggestioni di mete inconsuete pubblicate nel blog “Homo ludens” (https://nonmirompereitabu.blogspot.com/


8 GUIDA ALLA LIGURIA

 
Guida alla Liguria 
raccoglie in maniera sistematica le suggestioni di ristoranti, negozi ed alberghi pubblicate nel blog “Homo ludens” (https://nonmirompereitabu.blogspot.com/

9 GUIDA ALL'ITALIA SETTENTRIONALE


 

Guida all’Italia Settentrionale raccoglie in maniera sistematica le suggestioni di ristoranti, negozi ed alberghi pubblicate nel blog “Homo ludens” (https://nonmirompereitabu.blogspot.com/

10 GUIDA ALL'ITALIA CENTROMERIDIONALE

 
Guida all’Italia Centro Meridionale 
raccoglie in maniera sistematica le suggestioni di ristoranti, negozi ed alberghi pubblicate nel blog “Homo ludens” (https://nonmirompereitabu.blogspot.com/)

martedì 6 maggio 2025

CENA PIEMONTESE


piemontese
LA CUCINA PIEMONTESE
Terra di contaminazioni il Pedemontium, ai piedi del monte, ricca di risorse idriche (dal Lago Maggiore al Ticino, dal Lago d’Orta al Tanaro), di dolci zone collinari (dalle Langhe al Monferrato), della pianura padana, che inizia proprio qui; poi foreste e risaie, noccioleti e vigne. Tutto contribuisce ad una cultura enogastronomica che rappresenta un valore, una tradizione, una risorsa. In tanta ricchezza, si spazia dalla bagna càuda ai tajarin, dalla polenta ai gianduiotti, dal brasato al bonèt, dal castelmagno allo spumante, dal tomino ai grissini, dalle nocciole al Barolo.
Il tipico inizio di pasto sulle tavole piemontesi comincia dalle verdure, in genere cardi e peperoni, intinti nella “salsa calda” (che si prepara nel fojòt, il fornelletto di terracotta), fatta d’acciuga in poltiglia, aglio tritato riposato nel latte, olio e burro scaldati in tegame.
Nel rigido inverno sul fornelletto c’è la fonduta, fontina piemontese sciolta insieme a latte, burro e tuorli d’uova freschissime, in cui si intingono patate e tartufi, quelli celebri bianchi d’Alba, ottimi pure con uova fritte al tegamino. Le frittate, la “rognosa” e quella all’erba di San Pietro arricchita col ciauscolo, morbido salame spalmabile, aprono la strada agli agnolotti in brodo, pasta all’uovo ripiena d’arrosto di manzo. Dalle risaie di arborio giunge la paniscia novarese, con fagioli, vin rosso, lardo, salame de’ la duja (fatto riposare in morbido strato di strutto).
Ma il Piemonte è il regno della carne. Bovini, suini, cacciagione, pollame. Il bollito misto alla piemontese è un trionfo di carni di manzo e vitello, polli ruspanti e salse, dal celebre bagnetto verde (bagnet verd, una salsa a base di prezzemolo, aglio, aceto, pane e acciughe) a quello rosso, dalla salsa rubra, alla cugnà, alle mostarde. Il fritto misto è composto da animelle, cervella, fegato, rognoni, mentre la finanziera, ricetta antichissima di origine medievale, sfrutta animelle, fegatini, rognoncini di pollo, insieme a parti di manzo e vitello, cotte in casseruola.
Tra i contorni spicca il caponet (involtini di cavolo ripieni di carne arrosto e salame di fegato d’Orta cotto, mollica e formaggio).
Non può mancare le plateau de fromage, probabilmente il più ricco d’Italia: castelmagno, robiola di Roccaverano, toma, tomino, caprino, murazzano, bettelmatt, bra, montebore, bross, frachet, reblochon. Il pasto finisce in bellezza coi dolci. Di biscotti tipici ve ne sono a bizzeffe: canestrelli, baci di dama, crumiri, cuneesi, brutti ma buoni, novaresi, bicciolani vercellesi, lacabòn alessandrini, paste di meliga. I dolci al cucchiaio, panna cotta, zabaione e bonet, si alternano con le rustiche frittelle di mele e le torte al gianduia ed alle nocciole. La lingua sfarina sul palato un marron glacé prima di sciogliersi nel dolce abbraccio del bicerin di Cavour, con caffè, cioccolato e crema di latte (in proporzioni e temperature segretissime), tanto amato da Alexandre Dumas, Pablo Picasso, Ernest Hemingway, Umberto Eco. 
Che dire dei vini? Il Piemonte è una delle regioni d’Italia più felici; rossi di eccelsa personalità, come i Barbaresco, i Barbera, i Barolo, i Dolcetto, i Gattinara, i Grignolino, i Nebbiolo; bianchi dalle caratteristiche più varie, come il Cortese, l’Erbaluce, il dolce Moscato, lo specialissimo Vermouth e , naturalmente, lo spumante, freddissimo per un cin cin all’estate.


5 SETTE ANNI DI CASA BERGESE


 

7 anni di Casa Bergese raccoglie in maniera sistematica la documentazione di tutte le manifestazioni organizzate dall’omonimo gruppo savonese di amanti della buona tavola pubblicata sul blog “Homo ludens” (https://nonmirompereitabu.blogspot.com/

Nino Bergese è stato il più grande chef italiano di tutti i tempi. Definito "il re dei cuochi il cuoco dei re" per la sua lunga attività al servizio delle case regnanti di tutta Europa è l'inventore della cucina italiana di gran classe. In suo onore esiste una Associazione culturale denominata Casa Bergese che organizza corsi, degustazioni, menù tematici.

BRANCALEONE FOX TERRIER

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini.
Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).


 

lunedì 5 maggio 2025

CENA VENETA

LA CUCINA VENETA
Terra di transizione il Veneto presenta una varietà di ricette dettate dal suo territorio, che presenta cime alte, Marmolada nelle Dolomiti, grandi fiumi, Adige, Piave e delta del Po e il lago di Garda, si appoggia alla pianura veneta, non si fa mancare i colli, Euganei e Berici.
Tantissimi i prodotti della terra veneti tipici ormai celebri: il radicchio trevigiano e l’asparago bianco, l’olio evo del Garda ed il riso vialone nano.
I pasti sono allietati da magnifici vini, il Veneto è la prima regione d’Italia per gli hl prodotti. Trionfo dei grandi bianchi: il Bianco dei Colli Berici e dei Colli Euganei, il Bianco di Custoza, il Pinot, il Recioto di Soave e il Soave, il Riesling, il Verdiso, il Prosecco dei Colli di Conegliano e di Valdobbiadene. Tra i rossi altre eccellenze: BardolinoCabernetMerlotPinotRaboso freddo del Piave (vendemmiato tardi come il Nebbiolo)Recioto Amarone di Valpolicella e classico di Valpolicella.
Tra i salumi spicca il gentile prosciutto Berico-Euganeo, dolce e profumato, (prosciutto dal latino "perexuctus", cioè prosciugato, in riferimento alla sua tecnica di lavorazione), la soppressa, il salame morbido pastin bellunese, i salami di capra e all’aglio.
I formaggi vanno serviti colla mostarda vicentina, gli schisoti, schiacciatine al rosmarino e i salati zirotti: l’asiago, il morlacco, il bastardo, lo schiz. Lpuina e la fioreta, ricotte locali a diversa consistenza, le si gusta in purezza o cucinate in più corpose ricette.
Tra le zuppe quella trevigiana, il cosiddetto sguazeto a la bechèra (i becheri erano i macellai)con la trippa e frattaglie varie di manzo, è la mia preferita; ma il piatto più noto della regione è il risi e bisi, ovvero riso e piselli, con pancetta, formaggio, cipolla, o con altre classiche verdure come i carciofi o il radicchio trevigiano. Il riso in brodo si sposa anche con luganeghe, cavoli, rape, broccoli, fagioli, cipolla e acciughe, come nella minestra alla cappuccina. Il riso sta nelle infinite rivisitazioni di mare con i peoci (le cozze), o alla chioggiotta con le seppie. L’abbinamento con la carne, trionfa nel riso in cavroman, con carne di castrato, quinto quarto, trippe, fegatelli e secole (midollo). Il pane raffermo è alla base della panada, minestra che contiene anche brodo, uova e formaggio grattugiato.
Deliziosi sono poi i broeti, zuppette di mille tipi con anguille, lumache, rane, e tante varietà di pescato Nord Adriatico.
tortellini di Valeggio sul Mincio, nei loro tanto colori, trionfano tra le paste ripiene, ma sono più noti i bigoli, la varietà locale di pasta fatta a mano (di farina di grano, acqua, sale e a volte uova), ruvida, lunga e con una sezione rotonda larga. Possono essere accompagnati da ragù di carne, di pollame (anatra e oca soprattutto), dalle sarde, da salse come quella di noci.
La versione più celebre della polenta è la pastizzada, accompagnata da sugo e stufato di carne che, nella versione veronese, è di cavallo. Ma che dire della gustosa, anche se ben poco animalista, polenta e osei?
Grandi secondi piatti. Il fegato alla veneziana, condito con sale e pepe e cotto insieme alle cipolle. Le famose galline padovane ripiene sono protagoniste di sontuose ricette accompagnate da salsa al cren (a base di rafano) o peverada, una salsa in brodo e midollo di manzo, burro, pane e molto pepe.
Le sarde in saor, passate in farina e fritte, vanno adagiate a riposare su lettucci di cipolle a strati, affettate, fritte in olio a fiamma bassa, con sale, pepe, zucchero, aceto, uvetta ammollata e pinoli.
Il baccalà mantecato alla vicentina si può spalmare su crostini tiepidi, giusto per bergli insieme un’ombra o l’ormai internazionale spritz.
Quando è stagione nessuna frutta è più buona delle ciliegie di Marostica, di cui confesso la mia dipendenza: una tira l’altra.
Il celebre pandoro, apre il carrello dei dolci. In esso troviamo, a seconda delle festività, la fugassa pasquale, i baicoli, biscotti della salute veneziani, le fritole, il carfogn bellunese, la crema fritta. Ma la pazientina farcita di Padova è il mio dolce veneto più amato.
Si chiude con le grandi grappe del Piave, di Breganze, di Soave, di Valpolicella o un amaro curioso, come quello di radicchio.

5 SETTE ANNI DI CASA BERGESE


 

7 anni di Casa Bergese raccoglie in maniera sistematica la documentazione di tutte le manifestazioni organizzate dall’omonimo gruppo savonese di amanti della buona tavola pubblicata sul blog “Homo ludens” (https://nonmirompereitabu.blogspot.com/. Nino Bergese è stato il più grande chef italiano di tutti i tempi. Definito "il re dei cuochi il cuoco dei re" per la sua lunga attività al servizio delle case regnanti di tutta Europa è l'inventore della cucina italiana di gran classe. In suo onore esiste una Associazione culturale denominata Casa Bergese che organizza corsi, degustazioni, menù tematici.


BRANCALEONE FOX TERRIER

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini.
Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).