giovedì 26 gennaio 2023

TORTA LINZER




Farina 00, 300 gr
Farina di nocciole tostate, 300 gr
Zucchero semolato, 220 gr
Chiodi di garofano in polvere,
1/2 cucchiaino Cannella in polvere,
1 cucchiaino Limoni succo e scorza di mezzo
Zucchero a velo vanigliato, 2 cucchiai
Uova medie 1 e 1 tuorlo
Burro 300 g
Per la copertura:
Ribes confettura, 400 gr
Uova 1 tuorlo
Panna fresca, 2-3 cucchiai
Mandorle a listerelle, 40 gr
Zucchero a velo per spolverizzare, q.b.
Cialde bianche (ostie), 1 pacchettino
Ponete su una spianatoia la farina 00, la farina di nocciole tostate, lo zucchero, i chiodi di garofano e la cannella. Poi aggiungete il burro a cubetti tutt'intorno alla fontana e il succo e la scorza di mezzo limone al centro. In ultimo ponete, sempre al centro, l'uovo e il tuorlo. Iniziate ad impastare a mano molto velocemente gli ingredienti fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo. Formate quindi un panetto, copritelo di pellicola trasparente e lasciatelo riposare in frigorifero per circa 1 ora. Foderate con della carta da forno una tortiera a cerniera da 26 cm di diametro, prelevate i 2/3 dell'impasto e con questo foderate bene il fondo e i bordi della tortiera come per una normale crostata. A questo punto coprite completamente il fondo della torta con le cialdine di ostia. Poi distribuite uniformemente la confettura di ribes, livellandola con un cucchiaio. Prendete quindi l'impasto restante e formate dei piccoli rotolini dal diametro simile a quello di una matita per realizzare la copertura della Linzer Torte. Procedete quindi distribuendo i rotolini di pasta orizzontalmente e poi in diagonale; il reticolato di impasto deve essere piuttosto fitto.
Realizzate in ultimo un rotolino più largo da appoggiare sui bordi esterni della torta, facendolo bene aderire con le dita.
In un ciotolino sbattete il tuorlo con la panna e con un pennellino spennellate la superficie della torta, poi disponete le mandorle a filetti tra i rotolini di pasta dove è visibile la confettura di ribes. Infornate la Linzer Torte a 170°C per circa 50 minuti. Quando di sarà raffreddata spolverizzatela con zucchero a velo e servite.
La torta Linzer è una torta austriaca con un disegno a forma di reticolo sopra l'impasto. Prende il nome dalla città di Linz, in Austria. La torta Linzer è molto bassa, dall'impasto friabile di farina, burro classico, tuorli d'uovo, scorza di limone, cannella e succo di limone, e nocciole, ma vengono usate anche noci o mandorle, ricoperto da marmellata di ribes rosso o lekvar o, in alternativa, lekvar di prugne, lampone duro, oppure marmellata di albicocca. È coperta da un reticolo di strisce di impasto. La pasta viene srotolata in strisce molto sottili, disposte per formare una rete sopra le conserve. La pasta viene spazzolata con albume d'uovo leggermente sbattuto, messa in forno, e, a volte decorato con mandorle a lamelle. La torta Linzer è un classico delle feste nella tradizione austriaca, ungherese, svizzera, tedesca, tirolese e viene frequentemente mangiata a Natale. La Torta Linzer è spesso realizzata sotto forma di tartine o biscotti nei panifici del Nord America. Linzer sablés (in tedesco Linzer Augen, "Occhi Linzer") sono una versione della grandezza di un biscotto, ottenuta tagliando un cerchio di un impasto simile, ricoprendolo di marmellata, piazzando un altro tondo di pasta in cima, questa volta a forma di ciambella con un buco al centro dell'impasto e spolverando poi con dello zucchero a velo.
Storia
La torta Linzer è la ricetta di torta più antica conosciuta al mondo. Per molto tempo una ricetta del 1696 della Stadt-und Landesbibliothek di Vienna era quella nota come la più antica. In ogni caso, nel 2005, Waltraud Faißner, Il direttore della biblioteca del Landesmuseum dell'Alta Austria e autore del libro "Wie mann die Linzer Dortten macht" ("Come fare la Linzer Torte") trovò una ricetta veronese ancora più vecchia risalente al 1653 nel Codex 35/31 nell'archivio di Admont Abbey. Inoltre, l'invenzione della torta Linzer è oggetto di numerose leggende, che riguardano un confettiere viennese dal nome Linzer (come riportato da Alfred Polgar) o dal pasticcere franco Johann Konrad Vogel (1796–1883), che nel 1823 circa a Linz ha cominciato una produzione di massa della torta che ha reso la città famosa nel mondo. Il viaggiatore austriaco Franz Hölzlhuber intorno al 1850 presumibilmente portò la Linzer Torte a Milwaukee, da dove la ricetta poi si diffuse negli Stati Uniti.

5 DESSERT (2^ Edizione)
In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso. 

mercoledì 25 gennaio 2023

CUNEESI AL RUM



Cuneesi al rum


250 g cioccolato fondente da copertura

120 g crema pasticcera molto densa
 
120 g rum 
60 g cacao amaro50 g zucchero a velo 
In una ciotola mescola la crema pasticcera con il rum il cacao e lo zucchero a velo. A parte sciogli il cioccolato a bagno maria e colalo negli stampini per i cioccolatini e crea un guscio. Quando tutti i gusci saranno solidificati riempi con il composto che nel frattempo avrai tenuto in frigo. Copri con altro cioccolato e chiudi quindi i cioccolatini. Lascia asciugare a temperatura ambiente.

5 DESSERT (2^ Edizione)

In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.

BROWNIE

 

Burro 175 g
Sale 1 pizzico
Cioccolato 200 g
Uova medie 2
Nocciole 60 g
Farina 00, 100 gr
Zucchero 200 g
Lievito chimico in polvere per dolci 5 gr
Cacao in polvere amaro 20 gr
Per preparare i brownies, tagliate il cioccolato a pezzettoni; intanto mettete a sciogliere il burro a bagnomaria e quando il burro sarà quasi sciolto unite il cioccolato tritato. Aggiungete il cacao in polvere e mescolate con una spatola per amalgamare bene tutti gli ingredienti quindi spegnete il fuoco e lasciate intiepidire. Intanto in una planetario o con uno sbattitore elettrico, montate le uova con lo zucchero per ottenere una massa spumosa e chiara.
Versate a filo il composto di cioccolato e burro e mescolate ancora. Unite il lievito in polvere alla farina e con il sale e setacciate tutto insieme. Unite le polveri un cucchiaio alla volta nel composto e amalgamate per incorporarle bene. Tritate grossolanamente le nocciole e unitele nella planetaria, mescolando con la spatola: ecco pronto l'impasto dei brownies.
Versate il composto in uno stampo rettangolare da 20cmx28cm (oppure uno tondo da 24cm) rivestito di carta forno e distribuitelo in modo uniforme. Infornate in forno caldo a 180º per 35 minuti: una volta cotto, lasciate riposare l'impasto per 10 minuti prima di tirarlo fuori dallo stampo. Quando si sarà intiepidito dividetelo in quadrati.
Il brownie, noto anche come chocolate brownie o Boston brownie è una torta al cioccolato, tipico dessert della cucina statunitense, chiamato così per via del suo colore scuro (brown, marrone).
È una torta tagliata a piccoli quadrettini. I brownie possono essere ricoperti con della glassa e possono contenere delle scaglie di cioccolato o nocciole e possono essere aromatizzati a vari gusti, come ad esempio vaniglia o menta. Spesso vengono serviti con del latte caldo o del gelato e talvolta con della panna montata, specialmente nei ristoranti. Sono popolari anche come spuntino o come merenda, specialmente accompagnati da un caffè.
I principali ingredienti sono farina, zucchero, cioccolato (generalmente fondente, o in abbinamento al cioccolato al latte e al cioccolato bianco), burro, uova e facoltativamente nocciole. Nella ricetta originale non è previsto il lievito. Esistono comunque molte ricette differenti per i brownie e le versioni semplici spesso fungono da introduzione alla cucina. Esiste una versione bianca del brownie, chiamata blondie, preparata senza cacao, spesso con del cioccolato bianco al suo posto. Il nome brownie è comparso per la prima volta nel Boston Cooking School Cookbook, nel 1896, dove vengono descritti come piccole torte cucinate con della melassa. L'origine del dolce si pensa che sia statunitense e il nome deriva dal colore scuro. Esistono varie versioni sull'origine del dolce, una che racconta di un cuoco sbadato che dimenticò di mettere il lievito nella torta al cioccolato che stava preparando; mentre un'altra vorrebbe individuare l'origine del brownie al Palmer House Hotel di Chicago durante la World's Columbian Exposition del 1892.

5 DESSERT (2^ Edizione)

In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.

ACCIUGHE IN SAOR ALLA VENETA



700 grammi
di alici fresche
700 grammi di cipolle
Due bicchieri di aceto
Tre chiodi di garofano
Un limone non trattato (solo la buccia grattug.)
Una manciata di uvetta
4 foglie di alloro
Farina bianca
Olio per friggere
Sale
Pepe
Pulite e private le alici della testa e della spina, lavatele, asciugatele e infarinatele. Friggetele in olio bollente e lasciatele sgocciolare su carta assorbente. Nell’olio della frittura fate appassire le cipolle tagliate a rondelle sottili, poi aggiungete 2 bicchieri di aceto e la scorza del limone. Spegnete dopo un paio di minuti. Sul fondo di una terrina, disponete uno strato di pesce fritto, sale, pepe, uno strato di cipolle, foglie di alloro e uvetta: alternate gli strati terminando con la cipolla. Coprite e conservare in frigorifero per qualche giorno.


3 SECONDI PIATTI (2^ Edizione)
 

In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 ricette di secondi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Amo stare ai fornelli. Amo scovare nei mercatini prodotti deliziosi. Li assemblo in ricette che i miei commensali trovano squisite. Se anche voi condividete la mia passione ecco che vi rivelo i miei piccoli segreti. Anche voi avrete il successo che meritate. Secondi piatti succulenti, raffinati, delicati, gustosi, intriganti. Provate a cucinarli. A migliorali. Se ci riuscite fatemelo sapere. La cucina è un'arte che si pratica anche condividendola.



BOLLITO CLASSICO

secondo di carne
Alloro 3 foglie
Carne bovina per bollito 1 kg
Carote 1
Chiodi di garofano 3
Cipolle 1
Pepe 4 grani
Prezzemolo 1 ciuffo
Sale grosso 15 gr
Sedano 2 coste
Timo 1 rametto
I tagli migliori per ottenere un buon bollito sono il fusello, il cappello del prete, il bianco costato, il brione, il reale, ma anche la noce o il codone (che provengono dalla parte posteriore del manzo) sono buoni tagli. Ponete sul fuoco una pentola alta e stretta contenente dell’acqua, poi mondate una cipolla e steccatela infilando i chiodi di garofano nella sua polpa; sbucciate una carota e aggiungete entrambi nella pentola assieme al sedano, e al mazzetto aromatico formato da prezzemolo, timo e alloro. Quando l’acqua prenderà il bollore, aggiungete il sale e il pezzo di carne: se volete che la carne mantenga la forma, potete legarla con dello spago da cucina. E’ importante che la carne venga immersa nell’acqua bollente e non prima; questa tecnica serve infatti a mantenere morbido e saporito il pezzo di manzo in quanto le albumine presenti nella carne si coagulano immediatamente per effetto del calore trattenendo all’interno del pezzo di carne tutte le sostanze che conferiranno morbidezza e gusto al bollito. Dopo qualche minuto di cottura, sulla superficie dell’acqua cominceranno ad affiorare le impurità sotto forma di schiuma: sono le proteine della carne coagulate che dovrete eliminare per mezzo di un mestolo forato (schiumarola); dopo avere eliminato tutte le impurità aggiungete i grani di pepe (che, se aggiunti in precedenza, avreste già eliminato con il mestolo forato) e abbassate il fuoco al minimo. Il bollore deve durare circa 3 ore ed essere leggerissimo poiché se fosse violento rovinerebbe la carne sfilacciandola e rendendola stopposa; potete controllare il livello di cottura infilando un forchettone nella carne, che dovrebbe insinuarsi senza problemi. Quando il bollito sarà cotto a puntino, prendetelo con un mestolo forato, fatelo sgocciolare e poggiatelo su di un tagliere, quindi togliete la legatura (se l’avete fatta) e tagliatelo a fette di circa 1 cm di spessore utilizzando un coltello dalla lama liscia e lunga. Disponete le fette di carne su di un piatto da portata e servite immediatamente. Se a cottura ultimata non servirete immediatamente il vostro bollito, lasciatelo dentro al brodo di cottura fino al momento di tagliarlo, eviterete così che la carne diventi asciutta e stopposa. Accompagnate il bollito con dei condimenti appropriati come la maionese, la salsa verde, la salsa cren, la mostarda di Cremona, ecc.
Esistono diverse tipologie di bollito: il bollito classico realizzato con la sola carne di manzo; il bollito misto, realizzato con carne di manzo, di vitello e cappone; il gran bollito misto realizzato con carne di manzo, di vitello, compresa anche testina e lingua, cappone e un cotechino. Il bollito è un secondo piatto che si ottiene lessando un pezzo di carne di manzo assieme a verdure, erbe aromatiche e spezie. Per ottenere un buon bollito adoperate dei tagli di carne presi dal quarto anteriore del manzo, lessate la carne in una pentola stretta e alta aggiungendo circa 3 litri di acqua per ogni kg di carne e 12-15 gr di sale; il bollito va cotto a fuoco basso per circa 3 ore.

3 SECONDI PIATTI 
(2^ Edizione)

In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 ricette di secondi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Amo stare ai fornelli. Amo scovare nei mercatini prodotti deliziosi. Li assemblo in ricette che i miei commensali trovano squisite. Se anche voi condividete la mia passione ecco che vi rivelo i miei piccoli segreti. Anche voi avrete il successo che meritate. Secondi piatti succulenti, raffinati, delicati, gustosi, intriganti. Provate a cucinarli. A migliorali. Se ci riuscite fatemelo sapere. La cucina è un'arte che si pratica anche condividendola.


BRODO DI GALLINA


Aglio 2 spicchi
Alloro 2 foglie
Carote 2
Cipolle 1 grossa
Pepe misto in grani
Pollo 1 gallina intera da 1 kg
Prezzemolo 1 ciuffo
Sale 1 cucchiaino
Sedano 2 coste
Cominciate con la pulizia della gallina: fiammeggiate la gallina per togliere eventuali piume rimaste; poi mondate e lavate tutte le verdure; ponete la gallina intera in una casseruola con almeno 2-3 litri di acqua, e aggiungete le foglie di alloro. Aggiungete l'aglio, le carote, la cipolla, il sedano, il prezzemolo e in ultimo anche il pepe in grani; incoperchiate e fate cuocere lasciando sobbollire dolcemente per circa 2-3 ore. Una volta trascorso questo tempo, fate raffreddare completamente il brodo di gallina in luogo molto freddo fino a che la parte grassa affiorerà in superficie formando una patina; prelevate la gallina e prelevate anche le verdure. Potete bere il brodo di gallina così al naturale oppure usarlo per cuocere degli tortellini.

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.
 

SPAGHETTI ALL'AMATRICIANA

Spaghetti
Pomodori
Guanciale o Pancetta
Peperoncino
Grana

Ricetta “moderna”.
Gli spaghetti alla matriciana, col pomodoro. Quando il guanciale incomincia ad “arrosolarsi” si aggiunge il pomodoro ed il peperoncino. Per formaggio è preferibile il parmigiano.
A rigore non si deve usare né la cipolla né la sfumata con il vino, ma modernamente si usano spesso.

Ricetta antica
Si mette in una padella a gran fuoco, dello strutto e listarelle di “rigatino” (guanciale, rigato di magro). Cotti gli spaghetti, si condiscono colle listarelle di “guanciale”, ed infine si aggiunge il formaggio pecorino romano; cioè della Maremma o dell’Agro, ma non troppo piccante poiché l’aggiunta di pepe al piatto è di rigore.

Ma si dice Matriciana o Amatriciana? Sono sinonimi infatti anche gli abitanti di Amatrice chiamavano se stessi “Matriciani”, senza la A e la famosa pasta “Matriciana”. Esistono due tipi di spaghetti alla matriciana, una antica, senza pomodoro ed una col pomodoro, relativamente recente; non più vecchia di tre secoli, poiché il pomodoro, fu introdotto in Italia solo nel secolo decimosettimo.

Gli spaghetti (o almeno le tagliatelle) risalgono invece all’epoca dei romani. I romani condivano il “laganum” (donde il nome odierno di lasagna) con formaggio. Gli spaghetti fatti in casa, derivati dalle tagliatelle, a sezione quadrata, li facevano con la chitarra (una specie di cetra a corde d’acciaio con la quale si taglia la sfoglia).

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.

martedì 24 gennaio 2023

PASTA E FAGIOLI CANNELLINI

200 grammi fagioli cannellini
150 grammi pasta all'uovo
100 grammi maiale cotenna
2 patate
1 carota
1 cipolla
1 sedano coste
1 rametto rosmarino
1 cucchiaio pomodoro concentrato
q.b. olio extravergine d'oliva
q.b. sale
q.b. pepe
Metti i fagioli in acqua fredda per una notte. il giorno dopo fai bollire la cotenna per 5 minuti, scolala e raschiala. Trita la carota, la cipolla, il sedano e gli aghi di rosmarino e rosola il trito con 3 cucchiai di olio; scola i fagioli, sciacquali, uniscili al soffritto e lasciali insaporire per un paio di minuti, mescolando. Unisci le patate sbucciate e tagliate a dadini, 2 litri di acqua calda, la cotenna a pezzetti e porta a ebollizione. aggiungi il concentrato di pomodoro e poco sale. cuoci a recipiente coperto per circa 2 ore. Preleva metà dei fagioli e delle patate e passali al passaverdure con il disco a fori medi, metti di nuovo il passato nella casseruola, unisci la pasta e portala a cottura. servi la pasta e fagioli cannellini fredda con un filo d'olio e pepe.

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.

 

SPAGHETTI CON LE VONGOLE


Aglio 3/4 spicchi
Olio extra-vergine d'oliva 1 bicchiere
Pepe secondo i gusti
Prezzemolo 1 mazzetto
Spaghetti 400 gr
Vongole 1 kg
Bisogna lasciare le vongole qualche ora, meglio una nottata intera, in ammollo con abbondante acqua salata per permettere lo spurgo di eventuali impurità. Per eliminare subito le vongole che contengono sabbia picchiettatele una ad una su un tagliere dalla parte dell'apertura. Se uscirà della sabbia scura significa che la vongola sarà piena zeppa di sabbia e sarà quindi da buttare.
Preparate una pentola capiente dove fare aprire le vongole a fuoco vivace; le vongole vanno tolte dal fuoco immediatamente dopo la completa apertura, niente è più dannoso per il sapore delle vongole che una cottura prolungata.
Separate le vongole dal liquido che si sarà formato, e filtratelo. A parte mettete a imbiondire gli spicchi d'aglio schiacciato o intero nell'olio e, non appena l'aglio sarà pronto, versate il liquido di cottura e fatelo addensare un po'. Tritate il prezzemolo e aggiungetene una parte alla preparazione. Per ultimo aggiungete le vongole che a seconda dei gusti saranno state in parte sgusciate, e fate cuocere per pochi istanti. Condite gli spaghetti, o i vermicelli, che nel frattempo avrete cotto al dente con questo delizioso sughetto di vongole, aggiungendo per ultimo il restante prezzemolo e il pepe a volontà.
La tradizione degli spaghetti alle vongole ha anche delle varianti, in particolare a Napoli ci sono due modi per prepararli con o senza pomodoro. In ogni famiglia, poi, ci sono i sostenitori di una o l'altra ricetta, in entrambi i casi è un peccato non assaggiarli.

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.

MONTEBIANCO

 



Castagne marroni 700 g
Latte 500 g
Cacao in polvere amaro 20 g
Rum 50 ml
Vaniglia bacca 1
Zucchero 120 g
Sale 1 grosso pizzico
Panna fresca liquida 500 g
Cioccolato fondente a scaglie q.b.
Zucchero al velo 30 g
Per preparare il Montebianco (Montblanc) iniziate lavando le castagne sotto acqua corrente: intaccatele una ad una con la lama di un coltellino, quindi ponetele in una pentola a pressione, copritele con l’acqua a filo e fate cuocere circa 10 minuti (se le lessate in un tegame, ci vorranno almeno 30 minuti perché si cuociano). Dopodiché spegnete il fuoco, indossate guanti da cucina usa e getta e prendete una castagna alla volta per pelarla;in questo modo le altre rimarranno al caldo e sarà più facile spellarle. Private tutte le castagne anche della pellicina interna. Quindi versate le castagne pulite in un tegame e ricopritele con il latte; incidete una bacca di vaniglia e prelevate i semini interni; uniteli alle castagne insieme alla bacca intera. Aggiungete lo zucchero e il sale e fatte bollire per circa 20 minuti. Trascorso questo tempo togliete la stecca di vaniglia e scolate le castagne con un setaccio, quindi passatele con uno schiacciapatate e raccogliete la puré in una ciotola. Incorporate il cacao in polvere setacciandolo direttamente nella ciotola e il rum. Mescolate con una spatola per compattare l’impasto che risulterà asciutto. Coprite con pellicola e fate riposare l’impasto in frigorifero perché si rassodi e si compatti per almeno 30 minuti. Intanto montate la panna con lo zucchero a velo con una planetaria oppure con uno sbattitore elettrico e poi trasferite la panna in una sac-à-poche con bocchetta a stella. Quindi prendete un piatto da portata, versate sul fondo un ciuffo di panna montata, poi con uno schiacciapatate a fori grossi, passate il composto di castagne, cioccolato e rum formando una montagnola. Decoratela con altra panna montata per creare una cima bianca e guarnite a piacere con altri ciuffi di panna montata, scaglie di cioccolato oppure marron glacé.

5 DESSERT (2^ Edizione)

In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.

PÀNERA

Panera

50 g di caffè macinato,
1 lt di panna liquida,
300 g di zucchero,
12 rossi d'uovo.
versare in un tegame tutti gli ingredienti e porre sul fuoco leggero, rimestando con una spatola in legno fino a quando tutto si addensa. Togliere dal fuoco, filtrare e passare nella sorbettiera.

5 DESSERT (2^ Edizione)

In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.

lunedì 23 gennaio 2023

SEMIFREDDO AL CAFFE'



3 rossi d'uovo
3 cucchiai di zucchero
3\4 di bicchiere di latte
1 cucchiaino di maizena
1 tazzina di caffè amaro
3 etti di panna montata zuccherata
Qualche chicco di caffè per guarnire
Montare assieme lo zucchero con i rossi d'uovo, unendo il latte e sciogliendovi la maizena. Far bollire assai lentamente la crema affinché non si stracci. Una volta fredda, unire il caffè e la panna montata mescolando delicatamente. Foderare con la pellicola uno stampo a base rettangolare, versarvi il composto e porre in freezer per circa tre ore. Al momento di servire, controllate la giusta consistenza, sformate il semifreddo su un vassoio da portata, guarnendolo con chicchi di caffè.

5 DESSERT (2^ Edizione)

In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.

MANDORLATO




1 kg di mandorle dolci sgusciate
750 g di miele millefiori o altro miele fluido
4 albumi
cannella in polvere
50 g di cialde d'ostia bianche
Disponete le mandorle sulla placca e passatele in forno a 120 °C solo per pochi minuti. Sfornatele e strofinatele con un panno asciutto in modo da staccare facilmente la pellicina che le ricopre. Scaldate il miele a bagnomaria per circa 20 minuti, mescolando di continuo. Montate a neve ben ferma gli albumi, quindi incorporatene delicatamente metà al miele, facendo attenzione a non smontarli. Cuocete il composto ottenuto ancora a bagnomaria per altri 30 minuti, mescolando molto spesso in modo che non si attacchi alle pareti del tegame. Togliete dal fuoco e aggiungete al composto gli altri albumi montati, sempre facendo attenzione che non perdano la loro consistenza, quindi incorporate anche le mandorle, profumate il tutto con una generosa presa di cannella e lasciate intiepidire. Foderate una teglia a bordi bassi con le cialde e versate il composto di mandorle e miele. Quando sarà completamente freddo e indurito, spezzettatelo e servitelo. Il mandorlato si conserva molto a lungo se viene riposto in una scatola di metallo con chiusura ermetica.

5 DESSERT (2^ Edizione)


In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.


INSALATA DI RINFORZO

insalata di rinforzo
un medio cavolfiore romanesco (quello con le cimette geometricamente ben stellate),
100 gr. di fagiolini,
3 carote piccole,
1 barbabietola rossa,
poche cipolline bianche sotto aceto,
2 cetriolini sotto aceto,
una manciata di capperi sotto sale previamente ben dissalati,
gr. 50 di olive nere di Gaeta,
gr. 300 di baccalà ben spesso e dissalato,
una mozzarella affumicata (non scamorza).

Il giorno prima affettare sottilmente il baccalà, tipo salmone, e metterlo a marinare in frigo in acqua, aceto e zucchero (soluzione alquanto dolce e non molto acetata).
Lessare il cavolfiore e ridurlo a cimette, lessare i fagiolini e le carote e tagliarli a pezzetti, pulire e tagliare a dadini la barbabietola e separatamente la mozzarella. Snocciolare le olive e tagliarle a pezzetti assieme ai cetriolini. Scolare quindi bene il baccalà dalla marinata e tagliarlo a striscioline. Mescolare bene in una zuppiera tutti gli ingredienti con abbondante olio di oliva e pepare. Non salare ed eventualmente aggiungerlo dopo se occorresse. Dopo circa 1 ora adagiare il tutto in un piatto di portata o su singoli piatti e distribuirvi sopra i dadini di barbabietola rossa e la mozzarella. 

3 SECONDI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 ricette di secondi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Amo stare ai fornelli. Amo scovare nei mercatini prodotti deliziosi. Li assemblo in ricette che i miei commensali trovano squisite. Se anche voi condividete la mia passione ecco che vi rivelo i miei piccoli segreti. Anche voi avrete il successo che meritate. Secondi piatti succulenti, raffinati, delicati, gustosi, intriganti. Provate a cucinarli. A migliorali. Se ci riuscite fatemelo sapere. La cucina è un'arte che si pratica anche condividendola.