sabato 6 luglio 2024

Corso di Tecniche dell'alimentazione: Lezione 14 CONOSCERE IL CAFFÉ

 

Il caffè è una bevanda ottenuta dalla torrefazione e macinazione dei semi di alcune specie di piccoli alberi tropicali appartenenti al genere Coffea, parte della famiglia botanica delle Rubiaceae, un gruppo di angiosperme che comprende oltre 600 generi e 13.500 specie. Sebbene all'interno del genere Coffea siano identificate e descritte oltre 100 specie, commercialmente le diverse specie di origine sono presentate come diverse varietà di caffè. Le più diffuse tra esse sono l'arabica e la robustaLe specie di caffè coltivate su grande scala sono tre: Coffea arabicaCoffea Robusta (meglio sarebbe dire Coffea canephora) e, in minor misura, Coffea liberica. Una decina vengono coltivate localmente. Le specie differiscono per gusto, contenuto di caffeina, e adattabilità a climi e terreni diversi da quelli di origine. Ricordiamo che tutte le specie coltivate esistono ancora, nelle zone d'origine, allo stato selvatico. È però anche vero che sono state create artificialmente molte nuove varietà.
SPECIE PRINCIPALI
Arabica
La specie che è stata usata per prima è Coffea arabica, una pianta originaria dell'Etiopia (dove il caffè viene chiamato buna), del Sudan sud-orientale e del Kenya settentrionale e in seguito diffusasi nello Yemen, luogo in cui, peraltro, si ebbero le prime tracce storiche del consumo della bevanda, nel lontano 1450 tra i seguaci del sufismo. I semi di Coffea arabica hanno un contenuto di caffeina molto inferiore a quelli delle altre specie di larga diffusione e rispetto alle altre specie è autoimpollinante, cioè autogama e inoltre predilige coltivazioni ad alta quota (tra 1000 e 2000 metri). La coltivazione di Coffea arabica fuori dei territori d'origine è iniziata molto presto, come ad esempio in Indonesia nel 1699.
Robusta (Coffea canephora)
Molto coltivata oggi è Coffea robusta (o Coffea canephora, nome considerato scientificamente più corretto ma poco usato commercialmente). È una specie originaria dell'Africa tropicale, tra l'Uganda e la Guinea, molto adattabile (cresce anche a quote inferiori ai 700 metri) e perciò più economica. La sua coltivazione è iniziata solo nell'Ottocento. È una pianta allogama, quindi richiede impollinazioni incrociate che la possono differenziare geneticamente con più facilità rispetto alla arabica.
Liberica
Tra le specie di coltura meno diffusa, la più importante è Coffea liberica, originaria della Liberia e coltivata, oltre che in Africa occidentale, soprattutto in Indonesia e nelle Filippine. Esiste anche una sua variante la cosiddetta Excelsa (Coffea liberica var. dewevrei). Infatti nel 1903 è stata scoperta in Africa una nuova specie di alberi del caffè, battezzata con il nome di Coffea excelsa. Tuttavia, successivamente, i botanici hanno ritenuto che questa specie fosse in realtà solo una varietà di Coffea liberica e il suo nome scientifico corretto è quindi Coffea liberica var. dewevrei. La varietà continua a essere chiamata Excelsa da coltivatori e commerciali e viene considerata molto promettente.
Specie minori
Ricordiamo qui solo le seguenti:
Stenophylla
Coffea stenophylla è originario dell'Africa occidentale, dove viene coltivato localmente (Liberia, Sierra Leone, Costa d'Avorio). È resistente alla siccità. Il profumo è stato paragonato a quello del tè, il sapore non è gradito a tutti i palati.
Mauritiana
Coffea mauritiana è il caffè marrone dell'Isola Maurizio e della vicina Isola della Riunione; una recente varietà orticolturale, il Bourbon pointu, sembra molto promettente.
Racemosa
Coffea racemosa, originaria del Mozambico, perde le foglie durante la stagione secca.
STORIA
Fino al XIX secolo non era certo quale fosse il luogo di origine della pianta del caffè e, oltre all'Etiopia, si ipotizzava la Persia e lo Yemen. Pellegrino Artusi, nel suo celebre manuale, sostiene che il miglior caffè sia quello di Mokha (città nello Yemen), e che questo sarebbe l'indizio per individuarne il luogo d'origine.
Esistono molte leggende sull'origine del caffè.
La più conosciuta dice che un pastore chiamato Kaldi portava a pascolare le capre in Etiopia. Un giorno queste incontrando una pianta di caffè cominciarono a mangiare le bacche e a masticare le foglie. Arrivata la notte le capre anziché dormire si misero a vagabondare con energia e vivacità mai espressa fino ad allora. Vedendo questo il pastore ne individuò la ragione e abbrustolì i semi della pianta mangiati dal suo gregge, poi le macinò e ne fece un'infusione, ottenendo il caffè.
Esiste anche una leggenda che narra di un incendio in Abissinia di piante selvatiche di caffè che diffuse nell'aria il suo fumo per chilometri e chilometri di distanza.
Un'altra leggenda ha come protagonista il profeta Maometto il quale, sentendosi male, ebbe un giorno la visione dell'Arcangelo Gabriele che gli offriva una pozione nera (come la Sacra Pietra della Mecca) creata da Allah, che gli permise di riprendersi e tornare in forze.
Nel XV secolo la conoscenza della bevanda a base di caffè si estese fino a Damasco, al Cairo per arrivare infine ad Istanbul, dove il suo consumo avveniva nei luoghi d'incontro dell'epoca. Nella sua opera Sylva sylvarum, pubblicata postuma nel 1627, Francesco Bacone fornisce per primo una descrizione di questi locali in cui i turchi siedono a bere caffè, paragonandoli alle taverne europee.
I primi a descrivere in Europa la pianta di caffè furono: in Germania, il botanico Léonard Rauwolf, con un libro pubblicato nel 1583 e in Italia, il marosticense Prospero Alpini, nel suo libro De Medicina AEgyptiorum datato 1591. Nella rappresentazione di Prospero Alpini mancano però le bacche della pianta di caffè, che furono descritte in Europa solo nel 1605 da Charles de L'Écluse, direttore allora del giardino botanico di Vienna.
Per i suoi rapporti commerciali in Vicino Oriente, Venezia fu la prima a far uso del caffè in Italia, forse fin dal XVI secolo; ma le prime botteghe del caffè furono aperte solo nel 1645 ed il medico e letterato Francesco Redi nel suo Bacco in Toscana già cantava:
« Beverei prima il veleno/ Che un bicchier che fosse pieno/ Dell'amaro e reo caffè »
Nel XVII secolo, a Londra ed a Parigi una libbra di caffè veniva pagata fino a 40 scudi. L'uso si andò poi via via generalizzando per crescere fino all'immenso consumo che se ne fa tuttora.
Verso il 1650, cominciò ad essere importato e consumato in Inghilterra e si aprirono di conseguenza i primi caffè (intesi come circoli e bar e detti in inglese coffeehouse), come ad esempio quelli di Oxford e di Londra.
Nel 1663 in Inghilterra vi erano già 80 coffeehouse, cresciuti vertiginosamente fino a superare le 3000 unità nel 1715. I caffè divennero presto luoghi di nascita e diffusione di idee liberali, e furono frequentati da letterati, politici e filosofi, diffondendone l'uso in tutta Europa. Nel 1670 aprì il primo caffè a Berlino e nel 1686 a Parigi. Nel 1684 Franciszek Jerzy Kulczycki, soldato delle truppe del re polacco Jan III Sobieski, che era giunto in Austria per salvare Vienna dall'assedio dei Turchi, dopo la liberazione della città, aprì in questa la prima bottega del caffè, fra le prime in Europa. Costui utilizzò all'inizio i sacchi di caffè abbandonati dall'esercito ottomano in fuga.
Nel 1689 venne inaugurato il primo caffè negli Stati Uniti, a Boston, denominato London Coffee House. Seguì il The King's Arms, aperto a New York nel 1696.
Nel Settecento ogni città d'Europa possedeva almeno un caffè. Il caffè iniziò ad essere coltivato in larga scala nelle colonie britanniche e in quelle olandesi (in Indonesia). La Compagnia olandese delle Indie Orientali incominciò a coltivare il caffè già nell'ultimo decennio del XVII secolo, presso Giava utilizzando semi provenienti dal porto di Mocha, nello Yemen. Nel 1706 alcune piantine di caffè vennero trasferite da Giava al giardino botanico di Amsterdam; da lì, nel 1713, una pianta raggiunse la Francia.
Nel 1720 Gabriel de Clieu, un ufficiale della marina francese, salpò alla volta dei Caraibi con due piantine di caffè di cui solo una sopravvisse arrivando alla colonia francese della Martinica. Da lì, nei decenni seguenti, le piante si diffusero rapidamente in tutto il Centroamerica: Santo Domingo (1725), Guadalupa (1726), Giamaica (1730), Cuba (1748) e Porto Rico (1755).
Nello stesso periodo, precisamente nel 1718, gli olandesi portarono il caffè in un'altra loro colonia, la Guiana Olandese (attuale Suriname) da cui, nel 1719 entrò nella Guiana Francese e di qui penetrò infine in Brasile, dove, nel 1727, vennero create le prime piantagioni. L'industria nelle colonie dipendeva esclusivamente dalla pratica della schiavitù, abolita solo, peraltro formalmente, nel 1888.
Fu Carlo Linneo, botanico svedese a cui si deve la diffusione del sistema di classificazione degli organismi in genere e specie, a proporre per primo il genere Coffea nel 1737.
ZONE DI PRODUZIONE
Distribuzione geografica della coltivazione del caffè: (r) specie robusta, (a) specie arabica, (m) entrambe
Indicativamente, le zone di produzione sono rappresentate dalla seguente mappa: dati più precisi possono essere trovati sul sito dell'International Coffee Organization (ICO). Secondo le statistiche ivi riportate, i maggiori produttori mondiali sono, nell'ordine, il Brasile, il Vietnam, la Colombia e l'Indonesia. Seguono, con ordine variabile secondo le annate, Messico, Guatemala, Honduras, Nicaragua, El Salvador, Etiopia, India, Ecuador.
Qualità del caffè
Il caffè più pregiato del mondo, il Kopi Luwak, si produce in Indonesia. La produzione è dell'ordine dei 50 kg l'anno e costa all'incirca 500 € al kg. La particolarità del Kopi Luwak risiede nel fatto che si tratta di chicchi di caffè mangiati e digeriti dallo zibetto delle palme (luwak), raccolti poi a mano e tostati normalmente. Gli esponenti della Cup of Excellence, ovverosia una giuria che assegna gli Oscar del caffè, valutano alcuni parametri ritenuti fondamentali, tra i quali l'aroma, la dolcezza, il sapore, l'acidità, la mancanza di difetti, il retrogusto. In generale la qualità è in relazione con l'ambiente di crescita, con le pratiche adoperate nella coltura, con il tipo di lavorazione delle bacche (il grado e la loro omogeneità) e con il luogo di provenienza.
TIPOLOGIE DI BEVANDE COL CAFFÉ
Caffè espresso
Il caffè espresso è la bevanda più consumata e conosciuta in Italia tra le varie tipologie di caffè. È ottenuta dalla torrefazione e macinazione dei semi della Coffea arabica e Coffea robusta, preparata secondo un procedimento di percolazione sotto alta pressione di acqua calda per mezzo di un'apposita macchina. Normalmente, per ottenere un buon espresso da bar, il macinacaffè deve essere dotato di macina elicoidale centrifuga, l'unica adatta a frantumare i chicchi in fini granuli con dimensione uniforme, il grado di finezza della macinatura va scelto in base alle caratteristiche della macchina, della miscela e alle condizioni ambientali di umidità e temperatura; generalmente risulta più fine di quella da cui si ottiene il caffè da moka.
Caffè ristretto
Si ottiene con la macchina per caffè espresso, semplicemente lasciando fluire meno liquido nella tazzina, così da estrarre dalla polvere macinata del caffè solo le prime frazioni che contengono i tannini (tutto il colore scuro della bevanda e l'aroma); si ottiene un espresso più forte nel sapore. La concentrazione di caffeina è però molto ridotta. Si può preparare anche con la moka, spegnendo il fuoco non appena il caffè comincia a uscire.
Caffè corto
Diverso dal caffè ristretto, Il caffè corto è semplicemente mezza tazza di caffè preparato normalmente con la moka o con la napoletana, o con altro strumento che non sia la macchina per caffè espresso. in questa varietà si ha sempre la stessa concentrazione di caffeina di un caffè lungo ma una minor quantità di liquido.
Caffè lungo
Opposto al caffè ristretto, si ottiene lasciando fluire più acqua nella tazzina rispetto ad un normale espresso, si ha così un caffè con una minore concentrazione di aromi e un'alta concentrazione di caffeina. La definizione "lungo" è spesso usata per disprezzare il caffè servito, per via dell'eccessiva quantità di acqua che deconcentra il gusto e l'aroma.
Caffè macchiato
Si ottiene aggiungendo una piccola quantità di latte, freddo o caldo, nel normalissimo espresso appena preparato, e prende quindi il nome di macchiato freddo e macchiato caldo; il latte viene spesso schiumato prima di versarlo così da ottenere un caffè macchiato schiumato. Viene spesso confuso con il cappuccino ma quest'ultimo ha maggiori quantità di caffè e latte e viene servito in tazze più grandi, inoltre, sia caffè che latte vengono schiumati e spesso viene aggiunta polvere di cacao per esaltarne il gusto e l'aspetto. A Trieste il termine "cappuccino" definisce il caffè definito pressoché in tutto il resto d'Italia come "Macchiato caldo" o semplicemente macchiato. In questa città il termine "Caffelatte" definisce il cappuccino propriamente detto.
Caffellatte
Il caffellatte (anche caffè latte o caffè e latte) è una bevanda di origine italiana composta principalmente da caffè moka (al bar e fuori dall'Italia si usa il caffè espresso) e latte, consumata frequentemente sia a casa che al bar. A casa, il caffellatte viene preparato con quantità variabili di caffè e latte, e servito in una tazza. Al bar, a differenza del cappuccino, viene solitamente servito in un bicchiere di vetro, come il latte macchiato. ci sono aziende produttrici di caffè che hanno tazze per l'occasione da 200 ai 250 ml. La preparazione varia da regione a regione, di norma la stessa quantità di caffè 25 ml e appunto per differenza 175/225 ml. di latte montato. È generalmente preparato con latte caldo, oppure, in estate, con latte freddo e talvolta anche caffè freddo.
Latte macchiato
Il latte macchiato (un'alternativa al caffelatte o caffellatte) è una bevanda calda di origine italiana che consiste in due strati: panna e caffè espresso. Per la preparazione si versa in un bicchiere alto una parte di panna (al 40%) e una parte di latte liquido (al 60%) ed infine si versa un caffè espresso.
Espressino
L'espressino è il nome con cui viene indicato un particolare tipo di caffè, servito in bicchiere di vetro, che risulta essere come un "piccolo cappuccino". Alla base di caffè ristretto viene infatti aggiunta crema di latte e una spruzzata di cacao in polvere o liquido in superficie. Non va confuso con il marocchino o il mocaccino, che prevedono un tipo di lavorazione "inversa", col cioccolato sul fondo e caffè in superficie, né tantomeno con l'"espressino freddo", una fredda crema densa di caffè, servita in bicchieri di vetro soprattutto in estate.
Caffè decaffeinato
Espresso la cui polvere macinata è stata sottoposta ad un processo di estrazione della caffeina prima di essere usata per estrarre la bevanda (passa a caffè decaffeinato).
Caffè corretto
Caffè corretto è una comune definizione usata per indicare un normale espresso modificato dall'aggiunta di una piccola quantità di un superalcolico solitamente di grappa; si serve il caffè nella tazzina (o bicchierino) con tanto di alcolico già versato, oppure si servono caffè e alcolico separati. Si può intendere correzione anche con altri super alcolici come ad esempio brandy, mistrà, sambuca, rum o altro. In questo caso va, però, specificato il super alcoolico che si desidera. Per tale operazione è il caso di usare grappe derivanti da più vitigni (quindi non monovitigno), perché, in ogni caso, l'aroma specifico di un unico vitigno andrebbe a confondersi nel più forte aroma del caffè. In Spagna, si ha il corrispondente carajillo, anch'esso ottenibile con diversi tipi di correzione.
Resentin
In Veneto c'è l'usanza di fare il cosiddetto "resentìn" (o anche "rasentìn" in alcune zone), ovvero risciacquo: dopo aver bevuto il caffè corretto rimane sul fondo della tazzina una piccola quantità di bevanda, che si pulisce versandovi e bevendo un po' dell'alcolico usato per la correzione.
Moretta fanese
La Moretta fanese o Moretta di Fano è un caffè corretto originario della città di Fano (PU) ma ormai diffuso anche nelle zone e città limitrofe. È forte e dolce, e solitamente si beve come digestivo dopo i pasti o come un energetico pomeridiano. La correzione è una miscela di anice, rum e brandy, variabile a seconda delle ricette personali, ma approssimativamente in parti uguali. Una variante utilizza il cognac al posto del brandy. Utilizzando l'erogatore di vapore della macchina del caffè, si scaldano direttamente nel tradizionale bicchierino di vetro, tre cucchiaini di liquore con due cucchiaini di zucchero e una scorzetta di limone, fino a che lo zucchero non sarà completamente sciolto, dopodiché si aggiunge il caffè espresso bollente, tenendo il bicchierino leggermente inclinato in modo da evitare che i due liquidi si mescolino tra loro. Passaggio molto importante, perché una vera Moretta si contraddistingue per i suoi tre tipici strati (partendo dal basso): liquore, caffè e cremina del caffè.
Carajillo
Il carajillo è una sorta di caffè corretto dei paesi di lingua spagnola. Si ottiene in genere con brandy, whisky, rum o cognac. Viene servito - anche a colazione - in bicchierini di vetro resistenti al calore. Vi sono numerose varianti ottenute ad esempio con liquori all'anice; è possibile inoltre l'aggiunta di chicchi di caffè e scorza di limone: questi ultimi ingredienti vengono eventualmente riscaldati insieme al liquore, il quale può rimanere separato dall'espresso al momento di servire. La nascita della bevanda risalirebbe all'occupazione spagnola di Cuba. I conquistatori spagnoli avrebbero mischiato rum e caffè per darsi coraggio (coraggio si dice in spagnolo coraje, da cui derivano le parole corajillo e poi carajillo).
Caffè alla nocciola
Il caffè alla nocciola è una delle tante varianti di sfiziosi e gustosissimi caffè tra cui scegliere al bar. Da sorseggiare freddo o caldo, questa specialità proviene dalla Campania. A Napoli e a Salerno praticamente tutti i bar preparano il classico caffè alla nocciola, così come numerose altre varianti del solito caffè espresso, come ad esempio il caffè del nonno, che si ottiene con la crema di caffè e lo zucchero, o il caffè brasiliano o marocchino, preparato con un po' di latte e aggiunta di cacao. Ecco quali ingredienti occorrono per la preparazione del classico caffè alla nocciola freddo, perfetto per combattere la calura estiva senza rinunciare alla tazzina di caffé del pomeriggio: innanzitutto bisogna preparare e conservare del caffè amaro e ghiacciato, poi naturalmente serviranno delle nocciole tostate, dello zucchero, un po' d'acqua e, preferibilmente, della panna liquida da cucina, in assenza della quale andrà bene anche la semplice panna spray da supermercato.
Aiutandosi con un robot da cucina o un centrifugatore elettrico, si comincia dal tritare le nocciole insieme allo zucchero per 20 secondi alla velocità massima. Bisogna poi aggiungere mezzo misurino d'acqua e continuare a mescolare e centrifugare per altri 2 minuti a velocità abbastanza elevata, dando un'accelerata finale negli ultimi 15 secondi centrifugando di nuovo a velocità turbo.
Al composto va aggiunto poi il caffè, insieme alla panna, ed il tutto va ancora centrifugato per 3 minuti a velocità moderata. Ora potete servire il vostro caffè alla nocciola, che si consiglia di gustare ben freddo, magari con qualche scaglietta di ghiaccio!
Per chi desidera preparare invece un tradizionale caffè alla nocciola caldo, per una colazione speciale, le operazioni da eseguire non sono molto diverse da quando ci si prepara a casa il caffè con la moka: oltre al caffè vi occorreranno anche il concentrato di nocciola e un po' di cremina di caffè, preparata precedentemente. 
Pronti gli ingredienti, preparate e conservate uno o due caffè caldi, abbastanza ristretti, possibilmente già zuccherati nella caffettiera, poi unirli in un bicchiere ed aggiungere il concentrato di nocciola e col cucchiaino adagiare in superficie la crema di caffè.
Caffè al ginseng
Il Caffè al ginseng è una bevanda di origine asiatica. In oriente si è diffusa molti anni fa come preparato solubile confezionato in monodose denominate sachet in particolar modo nella dorsale asiatica individuabile in Thailandia, Malesia, Singapore. La bevanda si presenta nell'aspetto simile al caffelatte, avendo come ingredienti caratterizzanti la crema di latte (di solito di origine vegetale), lo zucchero, il caffè istantaneo e l'estratto secco di ginseng.
In Italia la sua diffusione nei bar è avvenuta soprattutto con l'ausilio di macchine automatiche per l'erogazione di prodotti solubili, che venivano utilizzate per offrire principalmente il caffè d'orzo, altro prodotto molto consumato, ma si trova anche nei negozi, supermercati per esempio, in confezioni adatte al consumo casalingo, simili alle bustine da tè.
La concorrenza della vendita del prodotto ha portato ad una modifica rispetto all'originale asiatico, che utilizza l'estratto secco di Ginseng. Una variazione sul tema è stata effettuata con la creazione del Caffè espresso Italiano con estratto secco di Ginseng.
Una variante del caffè al ginseng è la Tongkat Ali, che prevede l'aggiunta dell'estratto questa pianta, nativa della Malesia e dell'Indonesia.
Cappuccino
Il cappuccino è una bevanda di origine italiana composta da caffè espresso e latte montato a schiuma. In Italia, il Paese dove è più diffuso, viene consumato tradizionalmente nel corso della mattina, a colazione o dopo, mai durante i pasti. Solitamente viene bevuto zuccherato, spesso accompagnato da cornetti (croissant) o altre prodotti da forno o di pasticceria. Il cappuccino di solito è composto da circa 125 ml di latte e 25 ml di caffè. La schiuma (o, meglio, crema) dev'essere di bell'aspetto e in quantità abbondante. Talvolta, per completare, si aggiunge una spolverata di cacao o di cannella in polvere.
Esistono molte varianti nel mondo. In Italia le principali varianti sono cappuccino scuro e cappuccino chiaro. Ultimamente ad accrescere l'estetica del cappuccino ci sono le moderne tecniche dell'art coffee o latte art, con le quali è possibile decorarlo tramite disegni fatti con il bricchetto del latte o strumenti manuali.
Allenarsi con la crema di latte
Questo esempio può essere utilizzato sia per il proprio bar (per esempio, come addestrare un dipendente), oppure in un Istituto Alberghiero. Una piccola, ma doverosa premessa: uno dei problemi che si riscontra nei bar con mediocre e/o scarsa professionalità, è bere un buon cappuccino. Tralasciando i gusti personali dei clienti (chi lo vuole con poca “schiuma”, chi molto caldo ecc.). un buon cappuccino deve rispondere a determinati quesiti. Ad esempio una buona realizzazione prevede 1/3 di caffè, 1/3 di latte ed 1/3 di crema di latte. Abbiamo parlato di crema di latte, che differenza c’è con una normale schiuma? La schiuma è granulosa, con bolle e manco bella da vedersi, la crema ha un aspetto invitante e cremoso appunto. Tale deve essere la consistenza del latte una volta riscaldato con l’apposito lanciavapore. Ora per creare una buona crema dobbiamo usare alcuni accorgimenti: 1) il latte deve essere intero (poiché contiene un’alta percentuale di grassi e proteine); 2) lavorare con latte tenuto in frigo (partendo da latte freddo abbiamo più tempo per “lavorare” la crema).
Babyccino
Il cappuccino per i bambini, più piccolo e decorato artisticamente, con schiuma, marshmallow, cacao, ecc.
Mocaccino
Il mocaccino è una bevanda calda costituita da cappuccino, panna e cioccolata, talvolta con l'aggiunta di polvere di cacao.
Viene solitamente servita al bar in bicchiere di vetro, in modo da rendere visibili gli strati di caffè, cioccolata e schiuma di latte (il latte montato). In alcuni locali al posto della cioccolata viene usato un liquore al cioccolato leggermente alcolico. Spesso confuso con il Marocchino, tanto che in molte regioni d'Italia i termini sono usati per indicare la stessa cosa. Il marocchino in realtà non ha cioccolata ma solo caffè, crema di latte e cacao, sempre servito in un bicchiere di vetro.
Caffè messicano
Caffè de olla. 1 tazzina di caffè forte e bollente zuccherato a piacere, 2 cucchiai di tequila, 2 cucchiai di Kahlua, panna montata. Versate in un bicchiere precedentemente riscaldato, il caffè e i due liquori. Mescolate bene con cannella e coprite di panna montata.
Caffè in ghiaccio
Il caffè in ghiaccio è una bevanda fredda a base di caffè la cui preparazione è, in Italia, tipica del Salento. Si procede alla preparazione del normale caffè espresso che deve essere zuccherato a piacere in una tazzina. Si versa quindi il caffè zuccherato ancora bollente in un bicchiere di vetro (meglio se largo) colmo di grossi cubetti di ghiaccio (per evitare di "annacquare" la bevanda i cubetti non devono essere sciolti, ma "secchi", cioè appena prelevati dal freezer).
Il caffè si raffredda all'istante e conserva il suo aroma originario. La bevanda va consumata immediatamente. Il caffè in ghiaccio salentino può anche essere "soffiato" per pochi secondi con un getto di vapore per ottenere il cosiddetto "caffè in ghiaccio soffiato", più cremoso. Il caffè in ghiaccio, oltre che dal caffè freddo, si differenzia anche dal caffè shakerato in cui il caffè e i cubetti di ghiaccio sono agitati con l'utilizzo di uno shaker.
Caffè in ghiaccio con latte di mandorla
È una variante del caffè in ghiaccio anch'essa tipicamente salentina, che prevede l'utilizzo del latte di mandorla come dolcificante sostituto dello zucchero. Si prepara il caffè espresso e senza zuccherarlo si versa in un bicchiere colmo di cubetti di ghiaccio. Solo successivamente si aggiungono 2/3 cucchiai di latte di mandorla e si mescola il tutto con un cucchiaino[2]. Anche questa bevanda può essere "soffiata".
Caffè shakerato
Il caffè shakerato è una bevanda a base di caffè preparata utilizzando caffè espresso e alcuni cubetti di ghiaccio. Il caffè shakerato si ottiene shakerando insieme alcuni cubetti di ghiaccio, liquore alla vaniglia o Baileys Irish Cream, 3 cucchiaini di zucchero e una o più tazzine di caffè espresso (a piacere), possibilmente a temperatura ambiente.
Bevanda d'orzo
Caffè d'orzo, si definisce "caffè" in senso lato poiché non utilizza chicchi di caffè nella sua preparazione. Una bevanda d'orzo è una di quelle bevande prodotte dall'orzo, generalmente essiccato o tostato, e che generalmente si possono distinguere tra infusi d'orzo e surrogati d'orzo (orzo solubile), i secondi molto più bevuti in Italia.
L'orzo solubile, (talvolta abbreviato in orzo) è un surrogato del caffè senza caffeina, derivato appunto dall'orzo tostato. A volte viene erroneamente chiamato "caffè d'orzo" anche se questo appellativo è errato, in quanto il caffè deriva da una pianta completamente diversa.
Non essendoci oggi la necessità di usufruire di un caffè surrogato, la principale attrattiva di questa bevanda è il fatto che non contiene caffeina, per cui può essere consumata anche da chi ha bisogno di limitare l'assunzione di questa sostanza, mantenendo la vaga impressione di bere del caffè vero e proprio. Inoltre ha delle caratteristiche salutari ereditate dall'orzo: svolge ad esempio una funzione antinfiammatoria.
Infusi d'orzo e la "tisana d'Ippocrate"
Quando l'orzo viene preparato per infusione (spesso col metodo della decozione dell'orzo), si ottiene una bevanda somigliante più al tè che al caffè, almeno per il colore. Questa bevanda è conosciuta fin dall'antichità, tanto che viene chiamata la "tisana d'Ippocrate", che lodò le proprietà di questo cereale.
Marocchino
Il marocchino (anche detto vetrino o espressino nel sud italia) è una tra le tante forme di caffè servito nei bar italiani, nato ad Alessandria. Tale bevanda non è detta caffè marocchino ma semplicemente marocchino, poiché non deriva dal caffè, ma dal bicerin di Cavour. Non può infatti esser banalmente considerato un cappuccino in piccolo con aggiunta di cacao. Nacque con l'avvento delle moderne macchine per il caffè a pressione, come naturale evoluzione della storica bevanda sabauda. Si prepara versando nel bicchierino di vetro prima la schiuma del latte e poi il caffè, spesso viene aggiunto anche del cioccolato o del cacao. Con l'avvento delle prime macchine a pressione e come evoluzione del "Bicerin ëd Cavour", si prepara con una base di caffè espresso, cioccolato fondente in polvere e latte montato a crema. Esistono naturalmente molte varianti alla ricetta originale, ma il vero Marocchino è proprio questo.
Melange Viennese
Il Melange Viennese (in tedesco: Wiener Melange) chiamato anche semplicemente Melange è una particolare specialità con caffè di Vienna. Il melange è composto da una parte di espresso (a Vienna chiamato Mokka) e una parte di latte con una guarnizione di schiuma di latte. Può essere scambiato per un cappuccino dai non esperti. Dal cappuccino però si distingue perché il Melange ha una base di caffè più lungo (Verlängerter Mokka) e con una tostatura più leggera. Viene servito tendenzialmente in porzioni più abbondanti rispetto al cappuccino italiano.
Caffè turco
Prende il nome di caffè turco una tipologia di preparazione del caffè diffusa in Turchia, nella penisola balcanica e nei paesi arabi. Si prepara facendo bollire dell'acqua in un particolare bricco dalla forma allungata ("ibrik", solitamente di ottone). Quando l'acqua bolle, si toglie dal fuoco si aggiunge il caffè macinato finemente. A seconda delle varie tradizioni e località, possono essere aggiunte alcune spezie (opzionali) come il cardamomo. Il caffè così preparato assume una consistenza "sciropposa" e necessita di qualche minuto di decantazione per far depositare il sedimento sul fondo delle tazzine. Questo stesso sedimento assume forme particolari; queste vengono interpretate nella pratica mantica tipicamente turca (o delle zone influenzate dai turchi, come i Balcani) della lettura dei fondi di caffè (caffeomanzia).
Caffè frappé
Il caffè frappé (greco: φραπές, frapés) è un'invenzione greca. I suoi ingredienti di base sono caffè istantaneo, zucchero e acqua. La sua casuale scoperta è avvenuta nel 1957 ad opera di Dimitris Vakondios (in greco Δημήτρης Βακόνδιος). Gli ingredienti del frappé sono: caffè istantaneo, acqua, zucchero e, facoltativamente, latte. Il frappé può essere métrios (medio, 2 parti di caffè, 2 parti di zucchero), glykòs (dolce, 2 parti di caffè, 4 parti di zucchero) o skètos (senza zucchero) a seconda del rapporto fra i suoi ingredienti:
Versare in un bicchiere alto un centimetro di acqua e aggiungere la quantità desiderata di zucchero e caffè. Agitare il miscuglio in una frappiera o con un frullatore fin quando si formerà la schiuma. La schiuma deve arrivare all'incirca a metà del bicchiere. Aggiungere due o tre cubetti di ghiaccio e acqua fino ad un centimetro dal bordo del bicchiere. A piacere, aggiungere latte. Il frappé si serve con una cannuccia, affinché non si versi durante il trasporto esistono speciali bicchieri che si chiudono nella parte superiore ed hanno una cannuccia.
Irish coffee
L'Irish coffee, o caffè irlandese, è un caffè caldo, zuccherato, corretto con whiskey irlandese e con uno strato di panna sulla superficie. Viene servito pre-riscaldando il bicchiere, mettendoci il caffè corretto e zuccherato ed aggiungendovi per ultima la panna, leggermente montata. A volte, ma piuttosto raramente, al caffè vengono aggiunte spezie quali la noce moscata o la cannella.
Jamaican coffee
È come l'Irish coffee, ma con il rum al posto del whiskey
Caffè alla valdostana
Il caffè alla valdostana (in francese, café à la valdôtaine; in patois valdostano café à la cognèntse) è un modo comunitario di bere il caffè, tipico costume della cucina valdostana. Richiede un contenitore apposito, grolla o coppa dell'amicizia, intagliato in un pezzo di legno. Le varietà di caffè normalmente utilizzate per il caffè alla valdostana sono quella arabica e quella robusta. Esistono due modi per 
bere il caffè alla valdostana: con la grolla o con la coppa dell'amicizia.
• La coppa dell'amicizia (in francese, coupe de l'amitié) è un recipiente di legno con coperchio e vari beccucci usato soprattutto in Valle d'Aosta. Viene spesso chiamata erroneamente grolla, che invece è più alta e stretta.
• La Grolla (nome connesso con Graal), è un calice da vino in legno tradizionale della Valle d'Aosta. Solitamente è realizzata al tornio e rifinita con intagli a mano. Il legno più utilizzato è quello di noce seguito da quello di acero. Questi tipi di legno conferiscono un sapore particolare al contenuto senza il rischio di spaccarsi per il calore. Una volta usato solo per bere in compagnia (à la ronde), è ora utilizzato quasi esclusivamente come souvenir e trofeo in varie manifestazioni.
Caffè brasiliano
Si prepara versando in un bicchierino di vetro un cucchiaino di zucchero, un dito di Baileys e un dito di spuma di latte, si versa quindi il caffè e si spolvera con cacao amaro.
Caffè francese
Il caffè francese è una specie di infuso di caffè; una sua declinazione è il caffè alla francese pressato che viene preparato utilizzando una caffettiera a stantuffo o french press. Il caffè francese viene preparato inserendo in una caraffa del caffè macinato grosso e versandoci sopra dell'acqua bollente. Mescolando di tanto in tanto, dopo qualche minuto, il caffè viene versato in una tazza, facendolo filtrare attraverso un colino fine. Il risultato è un caffè molto simile al caffè americano.
Caffè al limone
Tipico di Giugliano in Campania si ottiene con l'aggiunta di limone di Sorrento
Caffè Cortado
Un cortado o cortadito è un caffè espresso con una piccola quantità latte caldo per ridurre l'acidità. È popolare in Spagna e in Portogallo, così come in America latina, dove si beve la sera. A Cuba, è conosciuto come cortadito. Ha diverse varianti, come cortado condensada (con latte condensato) e leche y leche (con latte condensato e crema).
Lágrima
Una lágrima è cortado con le proporzioni invertite. Si prepara con un pocillo pieno di latte caldo dove si versa una piccola quantità di caffè (la lágrima, la lacrima). È popolare in Argentina fra le persone che devono ridurre al massimo l'acidità prodotta dal caffè.
o con chicchi di caffè.

venerdì 5 luglio 2024

Corso di Tecniche dell'alimentazione: Lezione 13 CONOSCERE IL TÈ

Servire bene il Tè non è né semplice né banale. Bisogna però studiare. Se ciò è un bel passatempo per il dilettante che lo serve agli amici, ciò è però doveroso per chi già opera nel settore del commercio o intende aprire un'attività commerciale o integrarne una già esistente (negozio di tè, tea shop, erboristeria, Tè in franchising, al dettaglio, all'ingrosso, nell'Import-Export, bar) dove Tè e infusi sono protagonisti importanti, esclusivi o complementari ad altri prodotti. Chi lavora con il Tè deve essere anche un consulente per i propri clienti, in grado di accoglierli ed assisterli durante la fase dell'acquisto o del consumo dimostrando la propria competenza su ogni argomento inerente al prodotto

Eccovi una mappa di riferimento per i professionisti
TEA TRADER
Il Tea Trader è un professionista che opera nel mercato del Tè e degli infusi ed è esperto nelle operazioni commerciali nei diversi ambiti: al dettaglio, all'ingrosso e nell'import. È responsabile della gestione del magazzino e del budget del punto vendita e cura i rapporti con i fornitori e/o rivenditori.
Il Tea Trader:
·         è un commerciante attento e competente,
·         è un professionista preparato e aggiornato sia sulle normative europee in materia di certificazioni sia sulle norme e sulle documentazioni necessarie all'importazione,
·         conosce le principali caratteristiche merceologiche dei Tè e le modalità di conservazione,
·         conosce e utilizza tutte le attrezzature e i materiali necessari al servizio e alla preparazione di Tè e infusi,
·         conosce i principali Tè, le loro caratteristiche peculiari e sa come vanno serviti,
·         accoglie, assiste, consiglia la clientela anche in lingua straniera,
·         fornisce informazioni di carattere geografico - turistico riguardanti i Paesi e le regioni di provenienza dei prodotti,
·         sbriga tutte le formalità doganali in accordo con le normative europee per le importazioni dai Paesi extracomunitari (per acquistare direttamente nei Paesi produttori),
TEA SOMMELIER
Il Tea Sommelier è il professionista incaricato della scelta e del servizio del Tè in Sale da Tè, bar, alberghi ecc. è responsabile della gestione della dispensa dei Tè e del budget relativo alla gestione del suo settore. Cura i rapporti con i rivenditori e si occupa della stesura e dell'aggiornamento periodico della Carta dei Tè, in funzione della clientela e della categoria del locale in cui opera.
E’ una qualifica particolarmente adatta a chi già opera nel comparto del beverage o della ristorazione, o intende aprire un'attività nel settore (Case da Tè e Tea House, Teierie e Tecoteche, Tea bar, Sale da Tè, Strutture alberghiere con servizio di bar/ristorante, Bar, caffè e ristoranti particolarmente qualificati).
Il Tea Sommelier:
·         organizza e definisce le attività "Servizio Tè" nell'ambito del comparto beverage,
·         formula standard di qualità dei Tè serviti,
·         pianifica gli acquisti sulla base delle esigenze specifiche del locale,
·         controlla i prodotti in arrivo,
·         gestisce la dispensa (le scorte),
·         controlla la funzionalità dei locali e delle attrezzature a lui necessarie,
·         controlla le condizioni igienico-sanitarie dei reparti, dei corredi e delle dotazioni di sua pertinenza,
·         gestisce il budget di sua competenza,
·         gestisce i rapporti con i clienti e i fornitori,
·         prevede e adegua l'offerta secondo la clientela, del tipo di evento e della disponibilità dei prodotti.
·         predispone la sala e i tavoli di servizio
·         riconosce le principali caratteristiche merceologiche dei Tè e le modalità di conservazione
·         opera al bar, prepara e serve i vari tipi di Tè
·         utilizza tutte le attrezzature e i materiali necessari al servizio e alla preparazione degli infusi
·         conosce i principali Tè, le loro caratteristiche principali e sa come vanno serviti
·         abbinare cibi e Tè
·         accoglie, assiste, consiglia la clientela sulla lista dei Tè
·         fornisce informazioni di carattere geografico - turistico riguardanti i Paesi e le regioni di provenienza
TEA TASTER
Quella di Tea Taster (Degustatore di Tè) è un'abilità che si costruisce nel tempo, attraverso un lavoro paziente, uno studio attento e l'esperienza quotidiana nell'assaggio.
Il Tea Taster:
·         utilizza tutti gli strumenti professionali dei Tea Taster
·         predispone la sala e i tavoli di lavoro
·         effettuare le operazioni necessarie alla valutazione organolettica dei Tè delle diverse tipologie
·         prepara i Tè per la degustazione professionale
·         effettua degustazioni descrittive, analitiche e comparative
·         descrive e valuta, con i termini appropriati, i Tè analizzati
TEA BLENDER
Il Tea Blender (Miscelatore di Tè) è un professionista esperto nella miscelazione e nell'aromatizzazione dei Tè, è sia un tecnico sia un artista. Infatti, da una parte deve conoscere tutte le tecniche della degustazione analitica professionale, dall'altra deve avere anche uno spiccato senso intuitivo ed artistico, unitamente ad un istintivo senso del buon gusto.
Il Tea Blender:
·         crea miscele esclusive di Tea Blend per stupire amici o clienti
·         crea in proprio profumazioni nuove e originali di Tè ed infusi per sedurre amici o clienti
TEA BREWER EXPERT
Il Tea Brewer Expert (Esperto Infusore) è maestro dell'arte di preparare il Tè.
Il Tea Brewer Expert:
·         conosce tutte le tipologie di Tè e le loro caratteristiche principali
·         determina temperature, quantità e tempi d'infusione adatti per ogni tipologia di Tè
·         sa scegliere l'acqua adatta alla preparazione dell'infuso
·         sceglie le tazze, le teiere ed i servizi più adatti, in funzione del Tè, degli ospiti e delle circostanze
·         utilizza le attrezzature e gli utensili necessari alla preparazione e al servizio dei Tè
MASTER IN TEA CEREMONIES
Il Master in Tea Ceremonies (Maestro di Cerimonie del Tè) oltre alla preparazione tecnica possiede equilibrio, coordinazione, scioltezza muscolare, padronanza corporea, respiro profondo, percezione delle proprie modificazioni mentali e saldezza emotiva.
Il Master in Tea Ceremonies padroneggia:
·         Metodo Cinese per Cha Yi Shi (Maestro/a nell'Arte Cinese della preparazione Tè - o Cerimonia Cinese del Tè)
·         Metodi "Bo Li Bei Chong Pao Fa" e "Gaiwan Chong Pao Fa"
·         Metodo "Chao Shan Gongfu Cha" (Kungfu Cha)
·         Metodo "Tai Wan Gongfu Cha" (Kungfu Cha)
·         Metodi "Pu'er Chong Pao Fa"
·         Decora e organizza il tavolo di cerimonia
·         ceglie, distingue e riconosce le diverse qualità di teiere e porcellane
·         Metodo Giapponese Cha No Yu
·         Metodo dello Stile Vittoriano inglese per rivivere lo stile e l'eleganza aristocratica dei Tea Party alla corte della regina Vittoria (1837-1901).
COS’È IL TÈ?
Senza nessuna pretesa esaustiva ma solo come semplice promemoria diamo di seguita alcune indicazioni generali sul Tè, le diverse tipologie ed il modo di servirlo.
Il tè proviene dalla lavorazione della Camellia Sinensis, pianta sempreverde della famiglia delle Camelliae. I principali paesi produttori sono India, Cina, Sri Lanka e Kenya, ma la pianta del tè viene coltivata anche in Turchia, Giappone, Nepal, Indonesia, America del Sud ed in Oceania. Le differenze tra le varie tipologie di tè sono dovute al clima, alla altitudine, alla varietà impiegata ma soprattutto alla lavorazione. Si distinguono le seguenti principali categorie:
·         tè verde
·         tè nero
·         tè bianco
·         tè semifermentato
·         tè post fermentato
·         tè pressato
·         tè scented
·         tè aromatizzato
·         miscele.
Il Tè possiede spiccate azioni benefiche per la salute dell’organismo: tonico generale e cerebrale, facilita la digestione, svolge un’azione diuretica, antisettica e antiossidante. Ottimo vasodilatatore. Se consumato senza zucchero o dolcificanti, è privo di calorie; valido strumento per l’idratazione perché apporta molta acqua.
Il tè verde dato a pazienti diabetici causa una diminuzione dei livelli di glucosio nel sangue. Previene l’invecchiamento, abbassa il tasso di colesterolo e riduce la pressione arteriosa. Valido alleato nella lotta di molte tipologie di cancroSecondo le ultime ricerche, è accettabile berne anche 4-5 tazze al giorno, è privo di sodio, mentre è ricchissimo di vitamina A, C, B2 e P.
TÈ VERDI
Giappone
Gyokuro
Tè verde giapponese pregiato, da coltivazioni ombreggiate. il nome significa "rugiada preziosa". uno dei tè giapponesi più pregiati.    Colore verde chiaro dal sapore vellutato e dolce
.    60°-70°    2-3 minuti
Sencha Special Fine
Il tè verde più bevuto in giappone, raccolto prevalentemente agli inizi di maggio. l'inibizione dei processi fermentativi avviene tramite l'esposizione delle foglie fresche al vapore.  Colore trasparente giallo verde chiaro,  sapore dolciastro e vellutato.
   70°-80°     2-3 minuti
Bancha
Tè verde dalle foglie leggermente schiacciate, caratterizzato da un gusto dolciastro ed intenso, derivante dalla particolare lavorazione a vapore che inibisce l'ossidazione delle foglie. Colore giallo dorato scuro, sapore dolce ed erbaceo.
   85°     2-3 minuti
Mat-Cha
Pregiatissimo tè verde in polvere da coltivazioni ombreggiate. e' il tè tradizionalmente usato nella cerimonia giapponese del cha-no-yu. mantiene tutte le componenti chimiche delle foglie del tè ed è ottimo anche come ingrediente raffinato e poliedrico per piatti dolci o salati, gelati, creme, biscotti o salse raffinate. Colore verde intenso, sapore erbaceo all'attacco, note marine, retrogusto dolce e prolungato.
   80°    1 minuto
Cina
Lung Ching Special
Un perfetto tè verde cinese dalle foglie schiacciate : "pozzo del dragone" è la traduzione del nome e fa riferimento ad una vecchia leggenda. morbido e soave è uno dei tè più famosi dello zhejiang, la provincia da cui proviene. Colore giallo chiaro  sapore vellutato, rotondo, dolce, note di castagna cotta,vellutato, rotondo, dolce, note di castagna cotta.
   75°     3-4 minuti
Special Gunpowder
Il tè verde più bevuto al mondo, che unisce il gusto fresco e leggero alle proprietà salutari. il nome originario, perle di tè, rimanda all'aspetto delle foglie arrotolate. Colore giallo intenso, sapore deciso pieno amarognolo.
   80°-90°   3 minuti
Chun Mee
Tè verde cinese molto conosciuto. il nome significa "sopracciglia del vecchio" ed è considerato un" tè di lunga vita". Colore giallo chiaro, sapore intenso con sfumature di susina.
   85°     3-4 minuti
Dong Yang Dong Bai
Considerato uno dei tè migliori tra i verdi cinesi, si presenta con belle foglioline sottili e scure, che prevedono un alto livello di esperienza nella lavorazione. La raccolta viene fatta esclusivamente delle gemme apicali e le prime due tenere foglie sottostanti nel periodo compreso tra le festività di Gu Yu e Qing Min , all'inizio della primavera tra il 4-5 di Aprile ed il 21-22. E' molto apprezzato per l'infuso di estrema morbidezza e fragranza. Colore giallo paglia con riflessi dorati. Sapore morbido con persistenza dolce e mielata.
   80°     3 minuti
Pi Lo Chun
Te' verde di gemma molto pregiato e quasi introvabile. Le piccole gemme sono ancora cariche di lanugine. Gusto delicato e fruttato.
   75°/80°    3-4 minuti
Li Zi Xiang
Tè verde dai riflessi argentei in tazza risulta dolce con un persistente aroma fruttato e dolciastro che ricorda la castagna.
  85°     3-4 minuti
Fortune Ball
L'arte cinese di creare bouquet di tè (Gong Yi Cha) è unica. Le gemme e le foglioline tenere vengono legate insieme a mano a formare sfere, torri e mazzolini che spesso nascondono all'interno fiori di gelsomino, calendula e amaranto. Una volta messa in infusione in una tazza o in una teiera di vetro la sfera si apre, rivelando un mazzolino di gemme di tè verde al gelsomino e un fiore rosso di amaranto.
  85°     8-10 minuti

TÈ NERI
India
Darjeeling Gielle FTGFOP1 Second Flush
Lo champagne dei tè, dalle alte pendici dell'Himalaya. Ahmad seleziona i raccolti della media stagione, il suo gusto è delicatissimo con lievi profumi di fiori, dal colore ambrato leggero ottimo da solo o con latte.
   90°-95°    3-4 minuti
Darjeeling Margaret’s Hope  FTGFOP1 Second Flush
Questo tè proviene da uno dei giardini più famosi del Darjeeling. Tè nero dal profumo intenso di noce moscata; infuso brillante e soave. Le prime raccolte cominciano in marzo e terminano in aprile. Molto attese dai conoscitori alcune produzioni di grandi giardini sono talvolta prenotate da un anno all'altro da importatori di tutto il mondo. Questo tè nero fermentato ha un lieve gusto di mandorla fresca. La seconda raccolta avviene da maggio a giugno, l'ultima in autunno.
   90°-95°     3-4 minuti
Assam Nonaipara FTGFOP1
Tè nero di alta qualità ottenuto con la raccolta delle prime foglie ed una parte di gemme dorate. L'infuso sprigiona un colore tendente al rosso intenso dal gusto forte e deciso e dall'aroma leggermente speziato. Esso rientra sicuramente nel ristretto gruppo dei migliori tè neri al mondo. Ottimo come tè del mattino da bere anche con l'aggiunta di zucchero e una nuvola di latte.
   90°    3-4 minuti
Assam FTGFOP
Tè nero a foglie scure e regolari, In tazza si presenta di colore rosso scuro e dal  sapore forte e deciso.
   90°    3-4 minuti
Sri Lanka
Orange Pekoe Flowery OP1
Tè nero a foglia grande leggermente arricciata, aroma intenso e gusto classico rotondo e deciso.
  90°    3-5 min.
Nuwara OP
Questo tè nero è definito lo "Champagne" dei tè di Ceylon, nasce ad una altitudine di oltre 2000 metri. Ha un sapore ed un aroma unico, dal colore chiaro e delicato.
   95°    3-4 minuti
Grand Jardin GFOP
Tè nero di alta qualità con foglie sottili e ricco di gemme bianche apicali. Il gusto è deciso con aroma fiorito e persistente.
   90°    3-4 minuti
Deteinato Ceylon
Tè nero Orange Pekoe dal gusto morbido e leggero. La caffeina viene estratta utilizzando il metodo naturale con CO2 e, per legge, la caffeina  non può essere superiore allo 0,10%.
   90°    3-4 minuti
Cina
Golden Yunnan Black Special
Tè nero corposo proveniente dalla regione dello Yunnan, ricco di gemme dal colore dorato, tè molto pregiato. In tazza si presenta di colore rosso intenso e dal sapore morbido e rotondo.
   90°    2/3 minuti
China Black Special
Tè nero tra i più bevuti in Cina. l’Infuso si presenta di colore rosso scuro  il gusto è deciso ma leggero.
   90°   3/4 minuti
Keemun
Celebre tè nero cinese vincitore di una medaglia d'oro all'expo internazionale di Panama nel 1915.  Apprezzatissimo per la morbidezza e l'aroma. Il colore dell’infuso è rosso ambra ed il sapore pieno, morbido. dolciastro con note di cacao.
   90°   3/4 minuti
Lapsang Souchong
Famoso tè nero cinese affumicato con legni resinosi di conifere. apprezzato in Inghilterra per il gusto marcato e deciso. Colore ramato scuro brillante, sapore pieno, rotondo, dolciastro con la caratteristica nota affumicata.
   90°-95°    4-5 minuti
Golden Needle
Tè nero pregiato ottenuto dalle prime foglioline traslucide leggermente assotigliate. Aroma fiorito gusto leggero e mielato..
   90°   3/4 minuti
Resto del Mondo
Turchia Rizè Broken BOP
La Turchia produce tè che possono essere avvicinati ai tè neri cinesi, la cui produzione non è ingente, destinata soprattutto al mercato interno. La migliore zona di coltivazione è la regione di Rizè, sulla costa del mar nero. Questo tè nero ha la foglia parzialmente spezzata, un aroma particolare ed un sapore forte e deciso.
   95°    3-4 minuti
Kenya CTC
Tra i paesi africani produttori di tè, il Kenya è di gran lunga il più importante: le fertili piantagioni d'altopiano nell'area di Kericho producono oltre a un buon tè di largo consumo, anche specialità interessanti.  Il sapore è forte e leggermente fruttato dal colore scuro con riflessi dorati.
   95°    3-4 minuti
Nepal Golden FTGFOP1
Stretto fra India e Cina, lo stato del Nepal produce tè di alta qualità. La sua posizione geografica, il clima e l'influsso che subisce da queste due nazioni che sono la patria del tè,  favoriscono la coltivazione di ottimi tè neri di alta quota a foglia intera piccola e minuta.  Questo è un tè nero di alta qualità particolarmente pregiato. Ottenuto dalla raccolta delle prime tre foglie della pianta e carico di numerosi "tips" dorati, da piantagioni situate sopra i 2000 metri d'altitudine. Ha un gusto fruttato e molto aromatico.
   90°-95°   3-4 minuti
Taiwan Tarry Souchong
Tè nero a foglia regolare famoso per il suo gusto fortemente affumicato. In tazza e color rosso vivo, l’aroma affumicato e pungente.
   95°    3-4 minu
Orange Pekoe
Tè nero  d
eteinato di Ceylon dal gusto morbido e leggero. La caffeina viene estratta utilizzando il metodo naturale con CO2 e, per legge, la caffeina  non può essere superiore allo 0,10%.
acqua 90° infusione 3-4 minuti.
MISCELE
Earl Grey Imperiale
Tè nero indiano di alta montagna (darjeeling) profumato al bergamotto di Calabria. un tè classico per palati esigenti. Colore ambrato dal sapore agrumato e deciso con un retrogusto persistente.
   90°   3 minuti
Prince of Wales
Miscela ottenuta da tè neri indiani e di Ceylon, molto aromatica, dal gusto forte e corposo.
   90°    3-4 minuti
English Breakfast
Miscela tradizionale di tè neri forti e corposi indiani e dello Sri Lanka a foglia spezzata. Ideale per la prima colazione, dolce o salata. Colore rosso scuro, sapore pieno corposo leggermente tannico.
   95°    3-4 minuti
Royal Breakfast
Una miscela per intenditori: pregiati tè neri cinesi di gemma, sposano il vigore del tè Assam in un eccezionale miscela per la prima colazione. Raffinato, forte ed equilibrato.
   90°    3-4 minuti
TÈ FERMENTATI E PRESSATI
Oolong Special
Celebre tè cinese che subisce una lavorazione particolare che lo pone a metà strada per caratteristiche e profumo tra i tè verdi e i tè neri. gran parte del contenuto chimico rimane invariato in quanto il processo di lavorazione è meno aggressivo di quello del tè nero.
  90°    5-6 minuti
Pu Erh
Specialità unica cinese,  subisce una prolungata ossidazione microbica e non enzimatica. viene messo a maturare, come certi formaggi o salumi, in ambienti particolari per aumentarne dolcezza e profumo. Considerato un tè molto salutare dalle spiccate qualità benefiche. Colore rosso bruno, sapore pieno e dolce con note di legno bagnato e sottobosco.
  90°    3-5 minuti
Mini Tuo Cha Black
Prodotto nella regione dello Yunnan è una delle più antiche specialità cinesi. Tè  nero pressato in stampi a forma di piccolo nido. Sapore forte e deciso. Colore rosso scurissimo in tazza.
  90°    3-5 minuti

TÈ AROMATIZZATI
Neri
  90°    3-5 minuti
Arancio
Tè nero cinese con aggiunta di scorzette di arancio.
Cannella
Tè nero indiano in foglia spezzata con aggiunta di cannella.
Cioccolato
Tè nero cinese con aromi al cioccolato.
Cocco
Tè nero cinese con aggiunta di pezzetti di cocco.
Frutti di Bosco
Tè nero cinese con aggiunta di ribes rosso, mirtilli e foglie di ribes.
Limone
Tè nero cinese con aggiunta di scorzette di limone.
Liquirizia
Tè nero cinese con radice di liquirizia.
Mandarino
Tè nero cinese con aggiunta di scorzette di mandarino e agrumi.
Mandorla
Tè nero cinese con aggiunta di spezzetti di mandorla.
Menta
Tè nero cinese con aggiunta di foglie di menta piperita.
Mirtillo
Tè nero cinese con aggiunta di mirtillo.
Pesca
Tè nero cinese con aggiunta di pezzetti di pesca e fiori di calendula.
Vaniglia
Tè nero cinese con aggiunta di vaniglia.
Violetta
Tè nero cinese con aggiunta di fiordaliso e aromi di violetta.
Fior di Zagara
Tè nero cinese con aggiunta di scorzette di agrumi e fiori di arancio.
L’Ombra del Vento
Miscela di tè nero, mela, mandorla e fiori..
Miscela Natalizia
Tè nero cinese con aggiunta di chiodi di garofano e spezie. Gusto speziato con rhum e vaniglia.
Verdi
Ananas
Tè verde Chun Mee, ananas in pezzi, fiori di calendula.
   85°     3-4 minuti
Ciliegia
Tè verde Bancha, ribes rosso e aromi alla ciliegia.
   85°     2-3 minuti
Fragoline di Bosco
Tè verde Bancha,  fragoline in pezzi e  boccioli di rosa.
   85°     2-3 minuti
Gelsomino
Tè verde cinese e fiori freschi di gelsomino.
   85°    3-4 minuti
Ginseng
Tè verdi miscelati con petali di girasole, erba limoncella, scorze d’arancio e radice di ginseng.
   85°    3-4 minuti
Limoncello
Tè verde Bancha,  fiori di camomilla e scorze di agrumi.
   85°     2-3 minuti
Mandarino
Tè verde Bancha,  scorze di mandarino e agrumi..
   85°     2-3 minuti
Menta
Tè verde Gunpowder e foglie di menta piperita.
   80°-90°   3 minuti
Miscele
Bancha Fiorito
Te verde cinese e giapponese con aggiunta di fiori.
   85°    3-4 minuti
Rosa d’Inverno
Tè verde giapponese e scented cinese  con petali di rosa e girasole.
   85°    3-4 minuti
Piccolo Principe
Tè verde mela, uvetta e pinoli.
   85°    3-4 minuti
TE BIANCO
Silvery Pekoe Yin Zhens
Il tè Silvery Pekoe, chiamato in cinese Yinzhen (Aghi d'Argento), viene prodotto dalle sole gemme della pianta, raccolte in primavera prima che si aprano, con ancora una leggera peluria bianca. Sicuramente è il più famoso fra i tè bianchi. Ancora oggi viene raccolto due volte all'anno e per ottenere un kg. vanno persi 20 kg. di tè normale. La sua lavorazione avviene raccogliendo le foglie a mano e stendendole su graticci in un ambiente ventilato che permetta loro di avvizzire naturalmente. Quando le foglie hanno perso il 70/80% dell'acqua contenuta, vengono essiccate a basso fuoco.
Tè pregiatissimo di estrema rarità, dai cinesi viene considerata la migliore bevanda estiva per le particolari proprietà rinfrescanti.
L'infuso è giallo brillante dai riflessi argento e dal gusto molto delicato.
 70…12-15 minuti
Pai Mu Tan
Chiamato in Cina Pai Mu Tan (Peonia Bianca) il tè White Peony è ottenuto dal Big White come il Flowery Pekoe; a differenza di quest'ultimo però è formato dalla gemma con le prime 2-3 foglie di colore grigio-verde e dalla forma piatta con la cima ricurva.
L'infuso è di colore mandarino molto limpido, con un gusto pieno e dolciastro, dal sapore caratteristico di miele. 
  80…7-8 minuti
TE GIALLO
Giallo Sunon
Il tè giallo è particolarmente raro e la sua produzione estremamente limitata, per quanto la lavorazione fosse conosciuta già in epoca Tang, circa 1300 anni fa. Questo tè proviene dall’Anhui e la sua lavorazione, iniziata pochi anni fa, utilizza tecniche tradizionali, particolarmente complesse che portano una bevanda dorata, dalla fragranza di noci, di estrema morbidezza in tazza.
   90……2-3 minuti
TE ROSSO
Rosso Rooibos
Molti lo definiscono un tè, chiamandolo "tè rosso", anche se non proviene dalla Camellia Sinensis, bensì dall'Aspalathus Linearis, della famiglia delle leguminose. Il Rooibos è originario dell'Africa meridionale ed è coltivato in una località chiamata Wuppertal, ai piedi della catena montuosa di Cedarberg; predilige terreni sabbiosi e climi secchi e si presenta in forma di cespuglio dalle foglie aghiformi e dai piccoli fiori gialli. E’ una bevanda ricca di antiossidanti, di vitamina C e di numerosi minerali come calcio, ferro,  fosforo e magnesio e, al contrario del tè, non contiene caffeina. Tra le sue principali virtù terapeutiche si riconoscono quella di ridurre gli effetti negativi dei radicali liberi presenti nel nostro organismo (grazie agli antiossidanti), di difendere dalle infezioni l'apparato urinario e combattere i reumatismi; si è rivelato utile in caso di emicranie, ipertensione e insonnia e, dal momento che rilassa la muscolatura liscia, è molto efficace anche nei disturbi gastrointestinali e mestruali. E' un'ottima bibita da consigliare a tutti gli sportivi: non solo è un buon integratore salino, ma contribuisce a rinfrescare e tonificare tutto il nostro corpo.
 90     4 minuti