giovedì 13 giugno 2024

Corso di materie prime tipiche del beverage: Lezione 9 Birre italiane

DREHER
Dreher è un marchio di birra della multinazionale olandese Heineken. La produzione avviene in Italia, sotto il controllo di Heineken Italia S.p.A. e in Ungheria presso la Dreher Sörgyárak Zrt.
La famiglia Dreher era una dinastia di mastri birrai, nota in Boemia fin dal XVII secolo. Nel 1760 il giovane Franz Anton Dreher, che lavorava come cameriere birraio (detto anche "bierkellner") nella birreria di famiglia, decise di recarsi a Vienna in cerca di fortuna. Grazie alle conoscenze tecniche apprese in famiglia e alla sua intraprendenza, nel 1773 Franz Anton Dreher riuscì a fondare a Vienna una sua fabbrica di birra, dove iniziò a produrre birra chiara di qualità Pils tipica della tradizione boema. Il successo commerciale fu praticamente immediato ma la consacrazione del successo professionale arrivò nel 1806 quando Franz Anton Dreher venne nominato "decano dei mastri birrai di Vienna".
Il figlio di Franz Anton, Anton Dreher, nato nel 1810, è considerato ancora oggi come uno degli innovatori nella lavorazione della birra. A partire dal 1836, iniziò a gestire il birrificio di famiglia e introdusse nel 1841 la "Lagerbier", la prima birra al mondo di alta qualità a bassa fermentazione, risultando quindi più dissetante e digeribile. La sue principali caratteristiche erano il colore rossiccio e la conservazione a temperatura bassa costante, nelle fasi di invecchiamento e immagazzinamento. Questa proprietà, diede alla birra il nome: "lager", che in tedesco significa "magazzino". Inizialmente fu invece denominata Märtzen o "Birra di Marzo", perché prodotta in questo mese, quando l'acqua era fredda e il ghiaccio ancora disponibile. L'introduzione del luppolo inoltre, permise la conservazione del prodotto per più mesi, senza perdere né gusto, né caratteristiche.
Nel 1858, la Dreher lager vinse la medaglia d'oro per l'eccellenza alla fiera della birra di Vienna e, il 26 novembre 1861, l'imperatore Francesco Giuseppe I visitò il birrificio Dreher, premiandolo con la croce dei cavalieri dell'ordine di Francesco Giuseppe.
Successivamente Anton si interessò al sistema produttivo del concorrente Peter Schmidt, un birraio di Pest, che conservava e fabbricava birra in una cantina dai muri in pietra, grazie ai quali si riusciva a mantenere la giusta temperatura per la produzione della bevanda. Nel 1862 il birrificio di Schmidt venne acquisito da Dreher.
Dopo la morte del padre nel 1863, Anton Dreher, iniziò l'esportazione in Olanda e in seguito in Germania. Nel 1865 aprì una fabbrica a Trieste e poi altre fabbriche in Boemia ed in Ungheria, all'epoca tutte parti di una stessa nazione: l'Impero Austro-Ungarico. La medaglia d'oro ricevuta in occasione dell'Esposizione Universale di Parigi del 1867 diede una forte spinta all'espansione del prodotto.
Poiché nell'inverno del 1871 non ci fu ghiaccio, Anton Dreher costruì una macchina di refrigerazione per la produzione della birra. Dreher fu inoltre il primo a portare in una fabbrica austriaca l'utilizzo del vapore come forza motrice nella parte automatica della catena di produzione.
Terminata la prima guerra mondiale, tra il 1918 e il 1933, la birreria Dreher di Vienna, che aveva anche annesso un giardino, una taverna e una sala da ballo, divenne il luogo non ufficiale di incontro per il movimento Social-Democratico di Vienna.
Dopo la morte dei Dreher, lo stabilimento austriaco fu trasformato in un consorzio, che passò ai Mautner-Markhof, già soci Dreher.
Nel 1945, il birrificio principale venne distrutto durante la seconda guerra mondiale e per la prima volta dopo un secolo, non venne più prodotta birra. Vent'anni dopo, Dreher si unì al Birrificio Austriaco e al birrificio Steirer per creare l'Unione Austriaca dei birrifici.
L'azienda in Italia
Come abbiamo visto, si dovette attendere il 1865 per vedere venire alla luce la fabbrica Dreher di Trieste, costruita ad opera del nipote di Franz Anton. Trieste, all'epoca, aveva lo status di città libera e porto franco all'interno dell'impero Austro-ungarico ed era una realtà economico finanziaria seconda solo a Vienna. Con l'annessione di Trieste all'Italia, a seguito degli eventi bellici della prima guerra mondiale che portarono alla firma del Trattato di Rapallo del novembre 1920, la birra Dreher di Trieste riuscì a conquistare anche il consumatore italiano.
Negli anni sessanta del XX secolo, con lo scopo di decentrare la produzione al sud, venne realizzato un birrificio in Puglia, a Massafra, provincia di Taranto.
Dal 1974, la produzione e la commercializzazione della birra Dreher in Italia viene gestita dalla Heineken Italia S.p.A., con sede amministrativa a Milano.
Dreher Lemon Radler
Dreher Lemon Radler è una bevanda a base di birra e succo di limone, a bassa gradazione alcolica.
La Radler nacque nei primi decenni del '900 in Baviera e fu inventata dall'oste Franz Xaver Kugler. La sua creazione risale all'estate del 1922, quando il suo pub fu affollato dai ciclisti che passavano per la Perlacher Forst, la strada di collegamento con Monaco. In seguito a tale affluenza, le scorte di birra si esaurirono, perciò Kugler decise di diluirla con del succo di limone. La nuova miscela fu gradita dagli avventori, così da diventare una particolare tipologia di birra chiamata Radler, che in tedesco significa “ciclista”.
Nei Paesi dove la birra è molto diffusa, come la Germania e l'Est europeo, la Radler viene tradizionalmente collegata a momenti di ristoro e convivialità, magari per rinfrescarsi dopo un’escursione a piedi o in bicicletta. Oggi è molto diffusa soprattutto nelle zone di montagna, come le Alpi austriache, ma si può trovare anche in alcune zone dell'Italia settentrionale, specialmente in Tirolo e Alto-Adige.

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